L’ENEA ha sviluppato il software SCENA per calcolare le emissioni di ammoniaca in agricoltura e negli allevamenti. In Italia la principale fonte di ammoniaca – particolarmente nociva per la salute umana – è rappresentata dalle emissioni che derivano dalla zootecnia e dalla fertilizzazione dei terreni agricoli
(Rinnovabili.it) – Entra in SCENA un nuovo software messo a punto dall’ENEA per calcolare le emissioni di ammoniaca in agricoltura e negli allevamenti.
Chi si interessa ai temi relativi all’agricoltura e alla zootecnia sa che entrambi i settori sono tra gli emettitori di sostanze nocive per l’ambiente. È anche vero che le produzioni agroalimentari ci assicurano la sopravvivenza, quindi ci interessa ogni progetto che ricerchi una soluzione per assicurare la salute dell’uomo e quella del Pianeta.
Pianificare azioni per ridurre le emissioni di ammoniaca
L’ENEA ha sviluppato il software SCENA nell’ambito del Progetto ES-PA (Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione), che ha l’obiettivo di rafforzare la governance multilivello dei programmi di investimento pubblico aumentando le competenze tecniche delle amministrazioni su aree specifiche e la conoscenza dei diversi contesti.
Il software SCENA (Strumento di Calcolo delle Emissioni di ammoNiaca nel settore Agricolo) elabora stime sulle emissioni di ammoniaca per le diverse categorie di animali allevati e per l’uso agricolo di fertilizzanti a elevato contenuto di azoto.
Spiega Ilaria D’Elia, ricercatrice del Laboratorio di Inquinamento Atmosferico dell’ENEA che «la principale fonte di ammoniaca in Italia è rappresentata dalle emissioni che derivano dalla zootecnia e dalla fertilizzazione dei terreni agricoli.
Con questo software intendiamo offrire alle amministrazioni pubbliche regionali e provinciali uno strumento di facile utilizzo, grazie al quale saranno in grado di pianificare azioni mirate di riduzione delle emissioni di ammoniaca in atmosfera».
Dall’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera 1990-2019 di Ispra risulta che il 94,3% delle emissioni di ammoniaca deriva dalle attività del settore zootecnico e dall’uso dei fertilizzanti azotati, con valori rimasti sostanzialmente stabili dagli anni Novanta.
Obiettivo 2030: ridurre le emissioni del 16% rispetto al 2005
SCENA elabora dati relativi a: numero di animali e quantità di fertilizzante; fattori di emissione per numero di capi delle principali categorie del settore zootecnico (vacche da latte, altri bovini, bufalini, ovini, caprini, cavalli, altri equini, scrofe, altri suini, conigli, galline da uova, polli da carne, altri avicoli, animali da pelliccia) nelle diverse fasi (pascolo, ricovero, stoccaggio e spandimento), allineati con l’inventario nazionale elaborato da ISPRA e con i metodi di riduzione delle emissioni presenti nel Codice di Buone Pratiche Agricole allegato al Piano Nazionale di Controllo dell’Inquinamento Atmosferico; la quantità di azoto emessa per i diversi fertilizzanti azotati; le tecniche di abbattimento definite come percentuale di applicazione per ciascuna categoria animale e fase per il settore zootecnico e per tipo di tecnica di distribuzione e per tipo di terreno per il settore agricolo.
«Al 2030, secondo quanto fissato dalla direttiva europea NEC (National Emission Ceilings, recepita in Italia dal DLgs 81/2018), l’Italia dovrà ridurre le emissioni di ammoniaca del 16% rispetto ai valori del 2005. Notevole attenzione è posta sull’ammoniaca, in quanto precursore del particolato fine, nocivo per la salute umana.
Con il software SCENA, vogliamo offrire uno strumento innovativo che permetta di valutare l’efficacia dei programmi attivati o da attivare allo scopo di rispettare l’obiettivo di riduzione nazionale», dichiara Chiara Nobili, ricercatrice del Laboratorio Sostenibilità, Qualità e Sicurezza delle produzioni agroalimentari di ENEA e responsabile della linea di attività in ES-PA.