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Con il sacchetto antispreco frutta e verdura “sfiorite” riprendono vita e combattono lo spreco alimentare

Image by Dhanesh Damodaran from Pixabay

Il sacchetto antispreco recupera i brutti ma buoni

Il sacchetto antispreco è l’ultima idea contro lo spreco alimentare. Frutta e verdura sono i prodotti più spesso destinati a finire nei rifiuti, combattere lo spreco alimentare è diventato una priorità anche per la grande distribuzione.

Lidl, la catena di supermercati presente in Italia con 730 punti vendita, ha deciso di dare un colpo risolutivo allo spreco alimentare e ha lanciato il sacchetto antispreco.

Il progetto restituisce valore ai cosiddetti brutti ma buoni, ovvero la frutta e la verdura che non sono più esteticamente perfette, ma sono ancora perfettamente buone, oppure hanno la confezione un po’ rovinata.

Tre buoni motivi per approfittare del sacchetto antispreco

L’idea è nata per coinvolgere i propri clienti a diventare protagonisti della lotta allo spreco alimentare grazie all’acquisto di sacchetti di frutta e verdura che non rispondono agli standard commerciali dell’azienda ma che sono ancora commestibili a tutti gli effetti.

Ogni mattina, il personale dei punti vendita Lidl prepara i sacchetti antispreco che lascia a disposizione del pubblico nello spazio dietro alle casse. Ogni sacchetto antispreco contiene 4 chili di frutta e verdura, il prezzo di vendita è fissato a 3 euro.

Il numero di sacchetti confezionati nei singoli punti vendita dipende dalla disponibilità giornaliera di prodotti ortofrutticoli brutti ma buoni.

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Il vantaggio dell’operazione è triplice: l’azienda riduce il volume dei rifiuti da smaltire, i clienti acquistano merce buona a un prezzo molto conveniente, si abbatte lo spreco alimentare.

L’iniziativa del sacchetto antispreco rientra nel progetto Too Good To Waste, che Lidl ha lanciato nel 2019. Tale progetto prevede l’applicazione di particolari sconti sui prodotti vicini alla data di scadenza per incentivarne la vendita.

La collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare

Sempre in ottica antispreco, la catena di supermercati ottimizza i processi di ordine, stoccaggio e rotazione della merce. A questo si aggiunge un programma di valore più specificamente sociale, ovvero la donazione delle eccedenze alla Fondazione Banco Alimentare Onlus. Grazie al programma “Oltre il carrello – Lidl contro lo spreco” sono stati recuperate più di 31mila tonnellate di cibo, che si sono trasformate in 62 milioni di pasti.

«Come catena di supermercati, possiamo svolgere un ruolo importante nella lotta contro lo spreco alimentare, tema a noi molto caro sul quale siamo attivi già da molti anni con numerose iniziative.

Grazie al nostro sacchetto antispreco, intendiamo promuovere un consumo più consapevole, sensibilizzando i nostri clienti che, infatti, hanno saputo cogliere lo spirito dell’iniziativa dimostrando di apprezzarla sin da subito», ha dichiarato Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia.

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