(Rinnovabili.it) – Il sistema S.O.PH.I.A. conferma ancora una volta che la via della sostenibilità passa per l’innovazione. Attualmente è in corso una sperimentazione nelle coltivazioni di mele della Val di Non.
Netafim ha sviluppato un sistema innovativo per l’erogazione dei trattamenti gestito in esclusiva sul territorio da Melinda e La Trentina. Attualmente interessa 15 ettari di coltivazioni, quest’anno diventeranno 80 per raggiungere i 300 ettari entro il 2025.
Produrre di più con meno
Netafim è una società israeliana creata nel 1965 da agricoltori e innovatori. Tutto è partito dal Negev, in Israele, provando a coltivare un terreno desertico.
Con l’innovazione niente è impossibile e si riesce a ottenere di più con meno: Grow more with lessTM, dimostra Netafim. Combinando irrigazione di precisione, know-how agronomico e innovazione è stato possibile vincere la grande sfida di coltivare il deserto.
S.O.PH.I.A. (Spray Overcanopy PHytosanitary Innovative Application) è un sistema di precisione a punto fisso per l’applicazione dei trattamenti fitosanitari e la protezione antibrina per le colture arboree.
Come funziona S.O.PH.I.A.
La tecnologia viene installata in modo permanente nel frutteto. Con la distribuzione pulsata e mirata esclusivamente agli organi vegetali delle piante, S.O.PH.I.A. garantisce l’erogazione del trattamento in poco più di 15 minuti per ettaro.
Si interviene al bisogno e non in modo preventivo, con azioni brevi e tempestive adatte ad applicare prodotti sia convenzionali che biologici, che così riducono la dispersione dei prodotti fitosanitari nell’ambiente e quindi il loro impatto.
Il sistema pulsante di questa tecnologia permette anche di ridurre del 50% il consumo di acqua rispetto alle tecniche tradizionali. Inoltre, si può utilizzare S.O.PH.I.A. anche per la difesa dei danni da gelo fino a una temperatura di -5°.
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Misurare i vantaggi per l’ambiente
L’accordo con Netafim prevede l’utilizzo esclusivo di S.O.PH.I.A. a livello nazionale da parte di Melinda e La Trentina ancora per due anni. «La nostra intenzione è quella di espandere l’applicazione e di misurarne i vantaggi concreti per il clima e l’ambiente, calcolando ad esempio l’ammontare di acqua risparmiata e il quantitativo di emissioni evitate», dichiara Ernesto Seppi, presidente di Melinda.
«L’uso di questa tecnologia apre nuove e importanti prospettive nella coltivazione. Si può operare nelle aree periurbane e agire anche in condizioni difficili, ad esempio durante le piogge, su frutteti scoscesi e ripidi.
In questo modo si tutela la sicurezza degli agricoltori, che non sono più costretti ad avventurarsi di persona nelle aree più impervie, e si riducono i passaggi complessivi dei trattori, limitando così la compattazione del suolo e le emissioni di CO2».
Proteggere le colture in modo sostenibile
L’innovazione si conferma fondamentale per migliorare qualità e quantità della produzione agricola, rispettare l’ambiente, salvaguardare le risorse naturali.
Come afferma Stefano Ballerini, Country Manager di Netafim Italia, «la partnership con il Consorzio Melinda concretizza un approccio all’agricoltura basato su tre valori che sono da sempre al centro del nostro operato: responsabilità verso l’utilizzo delle risorse naturali, salubrità delle produzioni agricole e ricerca della qualità per il consumatore.
Il progetto S.O.PH.I.A. rappresenta un ambizioso passo avanti nel comune obiettivo di proteggere le colture in modo sempre più sostenibile, prestando attenzione al consumo di risorse e all’impatto sull’ambiente e sulle comunità locali».