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Rivoluzione digitale? In agricoltura c’è

Droni, gps, robot, software e IoT. La rivoluzione digitale è arrivata in agricoltura con sistemi all’avanguardia che permettono di risparmiare acqua e fertilizzanti o di monitorare da remoto i campi e perfino gli animali. Ma perché sia per tutti è indispensabile che la banda larga arrivi nelle aree interne del Paese

Agricoltura digitale
Credits: Jamras Lamyai da 123rf.com

(Rinnovabili.it) – I dati Smart AgriFood analizzati da Coldiretti in occasione della consegna degli Oscar Green, i premi per l’innovazione in agricoltura, confermano che la rivoluzione digitale si sta affermando sempre di più.

Sembra incredibile, ma proprio in coincidenza con la pandemia gli investimenti in innovazione tecnologica hanno fatto un balzo in avanti (+20%): ben 540 milioni di euro per droni, gps, robot, software e IoT. Denominatore comune degli investimenti è combattere i cambiamenti climatici e aumentare la sostenibilità delle produzioni.

I trattori a guida satellitare

I giovani sono la migliore espressione del cambiamento in atto e dell’accresciuta consapevolezza di essere tutti chiamati all’azione per l’uomo e per il Pianeta. Il 31% delle imprese agricole guidate dai giovani applica tecniche di agricoltura di precisione, evidenzia l’analisi di Coldiretti sulla base del Rapporto del Centro Studi Divulga. Il 37% dei giovani utilizza i social per la promozione delle proprie attività, con una spiccata preferenza per Facebook (71%).

La rivoluzione digitale in agricoltura si sviluppa con applicazioni di vario genere: dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla minimizzazione degli impatti ambientali con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e del consumo di carburanti.  Nelle attività in campo vanno per la maggiore le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System).  Rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse: le adotta il 43% delle imprese, secondo l’indagine condotta dall’Università di Bologna e da quella olandese di Wageningen.

Monitorare gli animali da remoto

Quali strumenti guidano la rivoluzione digitale dell’agricoltura? Principalmente quelli per la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni (41%), l’analisi dei fattori ambientali e geologici (33%), il monitoraggio di macchine e attrezzature (23%) e la gestione e organizzazione delle risorse idriche (19%). Come sottolinea Coldiretti, sono presenti anche le soluzioni per il monitoraggio degli animali da remoto con smartphone e pc: dalle stalle ai pascoli è sempre possibile rilevare lo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua.

Sul Portale del Socio della Coldiretti è arrivata anche Demetra, il primo sistema integrato per la gestione online dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico: dati preziosi, specie in tempi di cambiamenti climatici.

Indispensabile la banda larga nelle aree interne

L’82% dei consumatori italiani preferisce i prodotti Made in Italy? La rivoluzione digitale arriva anche per le informazioni in etichetta, che rappresentano un valore aggiunto per il prodotto: 9 aziende su 10 (89%) applicano la tecnologia digitale sulla tracciabilità degli alimenti.

La superficie agricola coinvolta dall’innovazione tecnologica e digitale è di quasi 500mila ettari a livello nazionale (3-4% della superficie totale), ma con un grande potenziale di crescita con l’utilizzo dei Big Data Analytics e dell’IoT.

Una vera rivoluzione digitale, tuttavia, non può dirsi compiuta senza portare la banda larga nelle aree interne e montane: quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.