Una nuova piattaforma combatte lo spreco alimentare nel mondo della ristorazione grazie all’Intelligenza Artificiale. Il software si compone di tre livelli dedicati alla produzione, al management e al business. Tutte le funzioni si possono esercitare da remoto con un clic, un’interfaccia semplificata e i tutorial ne semplificano l’utilizzo
(Rinnovabili.it) – Sempre in cerca di soluzioni per limitare lo spreco alimentare – impossibile eliminarlo del tutto – una delle risposte più innovative potrebbe venire dall’uso dell’Intelligenza Artificiale per la ristorazione.
Individuare nuove soluzioni è indispensabile: il susseguirsi di alluvioni e siccità ha causato notevoli problemi all’agricoltura. La produttività è in calo, le richieste di cibo rimangono identiche, e per i consumatori è difficile capire l’esistenza di difficoltà nell’approvvigionamento.
Gli ultimi dati sullo spreco alimentare
Le cifre dello spreco alimentare sono enormi. I dati del Rapporto di Waste Watcher International Observatory, raccolti a gennaio 2023, sono chiarissimi: in Italia si gettano circa 75 grammi di cibo al giorno a persona.
Detto così sembra che non sia un gran problema. Ma facciamo un calcolo complessivo, e si arriva a 524,1 grammi a settimana: la musica già comincia a cambiare. Se poi calcoliamo il totale dello spreco pro capite in un anno si arriva a 27,25 Kg.
Lo spreco alimentare che avviene nelle nostre case vale la bellezza di 6,48 miliardi di euro. Se poi a questo uniamo anche lo spreco nelle filiere di produzione e distribuzione raggiungiamo i 9 miliardi di euro. Una cifra da capogiro. Quante persone si potrebbero sfamare con queste cifre?
È quindi evidente che lo spreco alimentare è un tema non solo ambientale (spreco = rifiuti da smaltire) o economico (produrre il cibo che si butta ha un costo), ma anche sociale.
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Obiettivi sfidanti
L’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030 è molto sfidante: entro il 2030 si dovrebbe porre fine alla fame e alla malnutrizione. Per avvicinarsi a questo obiettivo l’intero sistema agroalimentare deve cambiare in tutti i passaggi, dalla terra alla tavola.
La piattaforma FOODCOST IN CLOUD® propone una soluzione innovativa contro lo spreco alimentare nella ristorazione grazie all’Intelligenza Artificiale: in un unico software sono disponibili tutte le funzioni necessarie a rendere sostenibile un’impresa della ristorazione.
FOODCOST IN CLOUD® riunisce Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Cloud per gestire le attività di produzione, controllo e gestione nella ristorazione.
Difficile? No, perché mentre lo usi FOODCOST IN CLOUD® ti insegna passo dopo passo a gestire il ristorante grazie a un’interfaccia semplificata e ai tutorial. Il software permette di tenere tutto sotto controllo a qualunque livello di ristorazione professionale (chef, manager o ristoratore).
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L’Intelligenza Artificiale combatte lo spreco nella ristorazione
Il software si compone di tre livelli, dedicati rispettivamente alla produzione, al management e al business. Tutte le funzioni si possono esercitare da remoto con un clic.
Spiega Vincenzo Liccardi, ideatore e fondatore di FOODCOST IN CLOUD®: «Executive è centrale per la limitazione degli sprechi e l’ottimizzazione delle risorse. Consente un’attenta gestione degli ingredienti, calcolandone le quantità a seconda delle specifiche esigenze e pianificando i processi di conservazione, abbattimento e ravvivamento; il tutto automatizzando la tracciabilità delle materie prime e, dunque, i reali costi di produzione.
Restaurant Management, consente di tracciare le entrate e le uscite dei prodotti dal magazzino in tempo reale e da remoto; così da essere certi di non avere sprechi e valorizzare tutti i prodotti.
Restaurant business è dedicato allo sviluppo del business e si compone di diverse funzioni smart con cui monitorare le performance economiche, i settori di lavoro e – in caso di franchising e catene – controllare ogni singolo locale, mettendolo in relazione con gli altri e con la sede principale».