Rinascere – Somma Vesuviana Città della Salute è un progetto di educazione alimentare e di contrasto all’obesità che prende il via in Campania, dove la percentuale di persone in eccesso di peso è più alta che nel resto d’Italia. L’obiettivo è cambiare le abitudini alimentari privilegiando i prodotti del territorio
di Isabella Ceccarini
(Rinnovabili.it) – Il percorso che porta dritto alla salute passa per la corretta alimentazione. Prevenzione, pianificazione e produzione sono le tre parole chiave del progetto Rinascere – Somma Vesuviana Città della Salute, ideato dalla Casa di Cura di Santa Maria del Pozzo e patrocinato dal Comune di Somma Vesuviana e dall’Assessorato alla Salute.
Prende avvio in Campania, a Somma Vesuviana (in provincia di Napoli), un progetto di contrasto all’obesità che passa dalla prevenzione all’educazione alimentare per arrivare a un’alimentazione sana basata sul consumo dei prodotti del territorio: un percorso virtuoso che vuole portare Somma Vesuviana ad essere la prima Città della Salute nell’area vesuviana e tra le prime in Italia.
Il controllo è gratuito
I cittadini che desiderano partecipare al progetto si sottopongono, gratuitamente, alla misurazione di una serie di parametri cardiovascolari: pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturimetria di ossigeno, glicemia, peso, altezza, BMI, circonferenza addominale. Ogni cittadino riceverà il Patentino della Salute con gli indicatori di rischio in base ai risultati provenienti dal controllo sui parametri cardio-vascolari.
Non si tratta di una semplice visita dal cardiologo o dal nutrizionista, ma di una presa di coscienza per cambiare le abitudini alimentari che hanno un effetto sulla salute della persona partendo dai cibi locali: ovvero come costruire un modello alimentare corretto.
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Una tappa successiva del progetto sarà la realizzazione di uno stile alimentare basato sul consumo della produzione locale e di stagione: al centro di questo modello di vita sono la persona e il prodotto del territorio. Un gruppo di esperti spiegherà gli effetti benefici sulla salute cardiovascolare dei prodotti tipici locali come frutta a guscio, pomodorini del piennolo, albicocca pellecchiella, stoccafisso e baccalà.
Percorsi di educazione alimentare
Come precisa Gilda Pagano, specialista in Medicina interna e malattie del metabolismo, esperta di nutrizione clinica e direttrice del progetto Rinascere – Somma Vesuviana Città della Salute, «è il primo progetto con questa tipologia di intervento, soprattutto riguardante l’obesità, che si applica su scala nazionale.
L’obiettivo di Rinascere – Somma Vesuviana Città della Salute non è sostituirsi al controllo del cardiologo, bensì mappare su base volontaria la popolazione per poi attivare anche nelle scuole quelle azioni educative necessarie a migliorare la situazione». Infatti Rinascere – Somma Vesuviana Città della Salute prevede percorsi nelle scuole con studenti e famiglie, corsi di educazione alimentare con i cittadini e la filiera di produzione locale.
Il nemico silenzioso
Le patologie metaboliche sono silenti ma pericolose. Spesso vengono sottovalutate, e quindi non curate, ma in molti casi l’esito finale di una patologia metabolica non curata è un ictus o un infarto.
Il progetto Rinascere – Somma Vesuviana Città della Salute ha un tassello fondamentale nella collaborazione con i medici di base, in prima linea nella prevenzione territoriale delle patologie più diffuse.
Come spiega Gilda Pagano, «dopo che il paziente ha svolto da noi il trattamento di riabilitazione metabolica, nutrizionale ed endocrinologica per un periodo di 3 mesi circa, viene rinviato al medico di base per continuare questa attività di cura e di attenzione nei confronti delle patologie metaboliche per portare il paziente a non sviluppare la patologia finale di ictus e infarto».
Il caso della Campania
Il progetto Rinascere – Somma Vesuviana Città della Salute è particolarmente significativo in Campania, dove il 50,6% degli individui con più di 18 anni è in eccesso di peso, rispetto al 42,9% della media nazionale.
La Campania è la regione italiana con la più alta percentuale di individui in soprappeso: la seconda per quanto riguarda gli obesi adulti, la prima per quanto riguarda l’obesità infantile.
«I bambini obesi italiani sono il 10,2% del totale, secondi in questa spiacevole graduatoria solo ai bambini degli Stati Uniti che rappresentano il 14% del totale. Giacché il 70% dei bambini obesi rischia di restare obeso da adulto e che in media un terzo degli obesi adulti lo era da bambino, tra il 2025 e il 2050 la crescita degli adulti obesi sarà del 2,8% medio annuo».