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Progetto vertical farming, l’insalata si coltiva in classe

Il progetto “Il vertical farming tra i banchi di scuola” promosso da Planet Farms, Esselunga e Vertical Farming Education spiega ai ragazzi in modo pratico e divertente i temi legati all’impronta dei sistemi agroalimentari sul Pianeta. Ovvero come diventare consumatori responsabili agendo in prima persona

Progetto vertical farming

(Rinnovabili.it) – Quante volte si è parlato dell’importanza dell’educazione ambientale dei ragazzi? Il progetto “Il vertical farming tra i banchi di scuola” promosso da Planet Farms, Esselunga e Vertical Farming Education lo fa in modo concreto.

L’incontro fra questi tre protagonisti si è dimostrato particolarmente felice: ha riunito un’azienda, la grande distribuzione e un’associazione in un progetto comune di educazione ambientale e alimentare rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di Milano e provincia.

Innovazione per la sostenibilità

Planet Farms è un’azienda leader nel vertical farming, settore in cui sta raccogliendo crescenti consensi con i suoi mix di insalate pronte al consumo di sorprendente bontà coltivate senza pesticidi, in ambiente incontaminato, con un risparmio di acqua del 95% e di suolo del 90% (rispetto alle coltivazioni in campo aperto), completamente tracciabili.

Un esempio di innovazione al servizio della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.

Esselunga è una società italiana leader nella grande distribuzione nell’Italia centro-settentrionale. Per Esselunga la sostenibilità rientra fra le scelte di business e si traduce in azioni concrete dal punto di vista ambientale e sociale con grande attenzione alle persone, siano esse clienti, dipendenti o fornitori.

Dal 2019 Esselunga collabora dal 2019 con Madegus, Maestri del Gusto e Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per promuovere uno stile di vita sano grazie a un’alimentazione equilibrata e a un’attività fisica regolare. Inoltre, con il progetto Amici di Scuola, Esselunga supporta 14mila scuole italiane con la fornitura di materiale didattico.

Coltivare in diretta

Vertical Farming Education è un’associazione impegnata nella progettazione e nello sviluppo di laboratori didattici innovativi.

Propone laboratori esperienziali che uniscono teoria e pratica e aiutano i ragazzi a scoprire il concetto di impronta idrica degli alimenti, il valore di un’alimentazione sana e sostenibile, la coltivazione idroponica e il vertical farming, la nozione di filiera alimentare.

Vertical Farming Education propone anche delle lezioni interattive in cui i ragazzi scoprono la relazione tra alimentazione e sostenibilità ambientale e sono stimolati a diventare consumatori consapevoli.

L’associazione fornisce tutto il necessario per lo svolgimento del laboratorio: non solo il manuale didattico, ma soprattutto le strutture per la coltivazione idroponica progettate appositamente per l’insegnamento in classe.

Consumo responsabile

“Il vertical farming tra i banchi di scuola” nasce quindi con l’obiettivo di avvicinare i più giovani alle tematiche ambientali in modo coinvolgente e divertente.

Il progetto intende anche stimolare nei ragazzi il consumo consapevole all’interno delle famiglie e, tema tutt’altro che secondario, vuole sensibilizzare il sistema scolastico sull’importanza di trattare i temi ambientali.

Il laboratorio proposto si articola in cinque lezioni: semina, vertical farming, impronta idrica degli alimenti, alimentazione consapevole e azioni consapevoli.

Il progetto spiega ai ragazzi la complessità della filiera agroalimentare e il suo impatto sul Pianeta: non si limita a elencare i problemi, ma propone soluzioni concrete e sostenibili.

I laboratori didattici saranno guidati da educatori qualificati in collaborazione con Planet Farms, che vuole farsi portavoce dell’innovazione in agricoltura e raccontarla ai ragazzi.

Spiega Luca Travaglini, co-CEO e co-founder di Planet Farms: «Il consumo responsabile delle risorse e l’effettiva impronta idrica legata alle abitudini alimentari sono elementi fondamentali per il futuro dei nostri ragazzi. Oggi è possibile coltivare prodotti sani di qualità risparmiando risorse naturali come l’acqua. Il futuro è adesso, dobbiamo agire».

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