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Prodotti ortofrutticoli, il caldo mantiene i prodotti estivi nei mercati

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Il caldo cambia la distribuzione geografica di frutta e verdura

(Rinnovabili.it) – La maturazione dei prodotti ortofrutticoli è legata al clima, quindi sui banchi dei mercati si dovrebbero trovare i prodotti stagionali. Tuttavia, il cambiamento climatico sta giocando qualche strano scherzo ai consumatori: quando vanno a fare la spesa vedono ancora esposti i prodotti ortofrutticoli estivi.

Cosa comporta il caldo anomalo per l’agricoltura

Il caldo è decisamente anomalo. Se ottobre mantiene temperature estive, settembre è stato il secondo più caldo mai osservato: secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico di Modena Unimore la temperatura media supera di 3,1 gradi la media climatica del periodo 1991-2020.

Un’anomalia confermata anche dai dati CNR-ISAC, che fissa a +2,17 gradi l’aumento della temperatura media storica di settembre (1991-2020); al Nord è addirittura arrivata a +2,57 gradi. Valori che posizionano il 2023 al terzo posto (secondo posto per il Nord) tra gli anni più caldi dal 1800.

Da notare che gli anni più caldi si concentrano nell’ultimo decennio, periodo in cui sono aumentati in modo esponenziale gli eventi meteorologici estremi e l’incidenza delle fitopatologie.

Un insieme di fattori che non può non influire sui prodotti ortofrutticoli: da un lato cala la quantità, dall’altro cambiano la tipologia e la distribuzione geografica che porta al Nord le coltivazioni tipicamente mediterranee e al Sud quelle tropicali.

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Verifichiamo la provenienza dei prodotti ortofrutticoli

In questo inizio autunno continua la raccolta di pesche, meloni e perfino angurie: ancora buoni, a dire il vero, anche se cominciano a segnare il passo. La nota positiva è che i prezzi si sono leggermente abbassati, forse perché la stagionalità dei prodotti è una specie di moda e l’ortofrutta estiva è in un certo senso “in saldo”.

A ottobre la domanda dei consumatori entra in modalità autunnale e cercano zucche, castagne, cachi, uva, mele e pere, ma di questo passo sarà più facile trovare avocado e banane.

Però, per non sprecare, pianifichiamo gli acquisti e compriamo quello che realmente serve. Inoltre, verifichiamo sempre la provenienza dei prodotti ortofrutticoli: quelli locali sono amici dell’ambiente perché non devono arrivare da lontano e comunque sono sottoposti a controlli sanitari rigorosi.

Per chi ne ha la possibilità, Coldiretti incoraggia gli acquisti direttamente dagli agricoltori o nei mercati contadini e ricorda di non cercare la perfezione estetica, impossibile in natura: qualche piccola imperfezione non altera le qualità organolettiche e nutrizionali di frutta e verdura.

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