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Planet Farms inaugura la più grande vertical farm europea

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di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Anni di lavoro e di investimenti. Finalmente Luca Travaglini e Daniele Benatoff, i due soci fondatori di Planet Farms, hanno inaugurato ufficialmente a Cavenago (in provincia di Monza e Brianza) la più grande vertical farm europea con esponenti di istituzioni, associazioni, imprese, università, cultura.

Un importante primato raggiunto da un’azienda italiana che apre interessanti prospettive all’agricoltura innovativa, come ha sottolineato il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli.

Un successo dell’imprenditoria italiana dell’agroalimentare

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha espresso grande apprezzamento per Planet Farms, che conferma il ruolo caratteristico dell’imprenditorialità italiana nel settore agroalimentare che riesce a coniugare tradizione e innovazione con l’occhio attento alla qualità.

Sicuramente il “decollo” di Planet Farms pone domande anche al settore della formazione. Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore dell’Università Cattolica di Milano, da un lato evidenzia il ruolo delle università nell’offrire ai giovani la preparazione a nuove professionalità emergenti ma evidenzia contemporaneamente la necessità di leggi che stiano al passo con l’economia.

Inutile dire la soddisfazione di Travaglini e Benatoff: «Siamo felici e grati a tutti quelli che ci hanno accompagnato e sostenuto in questi anni. È stato un cammino affascinante, ma non privo di difficoltà. Siamo orgogliosi di essere riusciti a realizzare il nostro sogno e di essere riusciti a farlo proprio qui in Italia. Questo momento importante per noi e per tutte le eccezionali persone che rendono unica Planet Farms, rappresenta solo l’inizio della rivoluzione verticale».

Prodotti pronti da gustare anche nel ristorante stellato

Dall’orto verticale alla tavola: Planet Farms ha costruito all’interno del ristorante stellato “Da Vittorio” dei fratelli Cerea una piccola vertical farm che produrrà insalate ed erbe aromatiche da utilizzare nelle varie preparazioni.

L’obiettivo di Planet Farms è quello di fornire un cibo buono, sano e rispettoso dell’ambiente e garantirne a tutti l’approvvigionamento 365 giorni l’anno: prodotti freschi a inquinamento zero che risparmiano fino al 98% di acqua, non contengono pesticidi e hanno un consumo modesto di suolo (si usa quasi il 90% di suolo in meno). Attraverso un efficace sistema di blockchain, i consumatori più attenti possono avere a disposizione la tracciabilità completa dei prodotti targati Planet Farms.

Che cosa ha reso possibile immettere sul mercato questa insalata del futuro? Innanzi tutto le idee e la creatività di Travaglini e Benatoff, poi una forte spinta all’innovazione: produrre erbe aromatiche e insalate grazie all’intelligenza artificiale sembrava fantascienza fino a poco tempo fa, oggi è una interessante realtà imprenditoriale con il pallino dell’ambiente.

Rivoluzionare l’agricoltura con un mix di innovazione e attenzione all’ambiente

Non vanno infine dimenticati i partner che hanno creduto nel sogno di Planet Farms e hanno contribuito alla sua realizzazione: Travaglini Spa, Repower, BMW, Signify e Sirti.

«Repower ha deciso di investire in questa tecnologia perché coerente con la nostra idea di sostenibilità e di vera innovazione. Non abbiamo solamente investito in Planet Farms, ma abbiamo colto la grande apertura dell’azienda verso tematiche attuali anche se possono apparire lontane dalla loro mission: infatti l’impianto di Cavenago ospita un mobility hub, un punto di ricarica per auto elettriche e biciclette a pedalata assistita, in modo da aprire il più possibile questa importante realtà industriale alle nuove forme di mobilità sostenibile», ha dichiarato Fabio Bocchiola, amministratore delegato di Repower Italia.

Come ha affermato Benedetto Di Salvo, responsabile di Sirti Digital Solutions, essere partner di Planet Farms «testimonia la nostra volontà di fare la differenza in termini di sostenibilità. Si tratta di un progetto innovativo, unico nel suo genere, che ha rivoluzionato il settore dell’agricoltura con una forte attenzione all’ambiente caratterizzato da una riduzione dei consumi delle risorse primarie come l’acqua, il territorio e l’energia. L’implementazione dello stabilimento di Cavenago nasce dall’integrazione di una serie di competenze digitali, capacità operative e tecnologie di ultima generazione, tra cui Internet of Things, blockchain e Intelligenza Artificiale e rappresenta un esempio tangibile di innovazione nell’ambito del Building 4.0».

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