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Parmigiano Reggiano, simbolo dell’agroalimentare italiano

I consumi di Parmigiano Reggiano sono cresciuti anche nel periodo del lockdown: una scelta di qualità da parte dei consumatori nei confronti di un formaggio naturale al 100%, ricco di sostanze nutritive e privo di conservanti

parmiggiano reggiano
CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=288217

(Rinnovabili.it) – Assaporando un pezzo di Parmigiano Reggiano non pensiamo mai a quello che dietro: 321 caseifici e oltre 2.600 allevatori per un totale di 50.000 persone coinvolte. Grandi numeri per un simbolo del Made in Italy agroalimentare che è riuscito a superare il 2020 con performance decisamente positive per quanto riguarda le vendite: +7,9% in Italia e +10,7% all’estero

I consumatori hanno mostrato di apprezzare questo formaggio naturale al 100%, ricco di sostanze nutritive e privo di conservanti, che si mantiene all’altezza delle aspettative della sua lunga tradizione. Oggi non basta più che un prodotto sia buono: il consumatore vuole conoscerne la storia, il territorio, la sicurezza e la sostenibilità, temi di cui si occupa il Consorzio del Parmigiano Reggiano alla cui guida è stato riconfermato Nicola Bertinelli. Il Consorzio si adopera per difenderlo dalle contraffazioni (è infatti uno dei prodotti italiani più falsificati all’estero) e per valorizzarlo sia in Italia che all’estero. Ulteriore ma non ultimo, è l’impegno del Consorzio per raggiungere una maggiore sostenibilità dell’intera filiera, in linea con le richieste di consumatori sempre più attenti. L’obiettivo che il Consorzio vorrebbe raggiungere nel 2021 è far ottenere al Parmigiano Reggiano il riconoscimento di brand globale.

La crescita dei consumi durante il lockdown

La crescita dei consumi nel periodo del lockdown riflette da un lato l’orientamento dei consumatori verso scelte alimentari di qualità nel consumo domestico, dall’altro il fatto che molti ristoratori spacciano per Parmigiano Reggiano quello che non lo è. Il dato, non limitato al solo mercato interno, fa pensare alla necessità di intensificare i controlli e di informare i ristoratori in modo più accurato sul fatto che l’impiego di un prodotto di qualità si trasforma in un valore aggiunto per la loro attività.

È stato rilevato che negli ultimi anni l’utilizzo del Parmigiano Reggiano in 300 prodotti autorizzati dal Consorzio ha avuto una ricaduta positiva nell’apprezzamento di tali prodotti, tanto che il numero di aziende agroalimentari che chiede di inserirlo tra gli ingredienti è in crescita.

Parmigiano Reggiano, inoltre, è una Dop con una reputazione da difendere, anche per questo il Consorzio si impegna a tutelare il territorio di produzione, l’ambiente e il benessere degli animali. Proprio a questo proposito sono stati fatti ingenti investimenti per migliorare gli standard del benessere animale in tutti gli allevamenti della filiera.