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Our Changing Menu, comunicare la crisi climatica attraverso il cibo

Dal sito web ai social, Our Changing Menu comunica la crisi climatica attraverso l’alimentazione con l’obiettivo di responsabilizzare le persone sull’impatto delle abitudini alimentari sul cambiamento climatico

Our Changing Menu

(Rinnovabili.it) – Facciamo qualcosa di concreto, devono aver pensato alla Cornell University, un ateneo che si trova a Ithaca, nello Stato di New York. È nato così Our Changing Menu (ourchangingmenu.org), un sito web che spiega il rapporto tra il cambiamento climatico e l’alterazione dei cicli di produzione dell’agricoltura che influisce sulla disponibilità – e quindi sui costi – di alcuni degli alimenti preferiti dagli americani. In pratica si comunica la crisi climatica attraverso l’alimentazione, un elemento condiviso da tutti. 

Our Changing Menu vuole essere un invito alla presa di coscienza e quindi all’azione, nella convinzione che ogni persona possa essere agente di cambiamento e contribuire a diminuire l’impatto ambientale dell’alimentazione. Al sito web è seguito un libro, Our Changing Menu: Climate Change and the Foods We Love and Need, di Mike Hoffmann, Carrie Koplinka-Loehr e Danielle L. Eiseman.

Our Changing Menu è aggiornato con gli ultimi studi scientifici in materia. Notizie e suggerimenti sono relativi agli Stati Uniti e al tipo di alimentazione locale, dimostrando come il cambiamento climatico porterà a un cambiamento della produzione agricola e quindi della disponibilità di cibo.

Un approccio globale: suolo, acqua, aria

È interessante l’approccio globale di Our Changing Menu, che non si ferma al generico rialzo delle temperature causate dal cambiamento climatico, ma abbraccia tutti i problemi ad esso correlati che vanno a incidere sulla produzione alimentare: salute del suolo, salubrità delle acque (compreso il mare), inquinamento dell’aria. Il rialzo delle temperature favorisce la presenza di parassiti, la siccità impedisce la navigazione fluviale per il trasporto delle merci perché abbassa il livello delle acque, l’aumento dell’anidride carbonica stimola la crescita di piante infestanti.

Lo stesso approccio di Our Changing Menu è applicato a produzioni non alimentari a base vegetale come tessuti, profumi, farmaci, prodotti per la pulizia.

Our Changing Menu però non ha una visione solo pessimista, constata infatti come agricoltori e imprenditori si stiano adattando alla crisi climatica, mentre la ricerca scientifica si evolve rapidamente. Si stanno sviluppando colture resilienti agli eventi climatici estremi, dai residui degli allevamenti di bestiame si ricava energia (in un’ottica di economia circolare), sono stati trovati sistemi di coltivazione con un minore impiego di acqua.

Si sa, da cosa nasce cosa. Our Changing Menu è iniziato come un sito web per responsabilizzare le persone sulla crisi climatica, ora è presente anche su Twitter e Instagram per stimolare lo scambio di idee e di esperienze e coinvolgere un pubblico ancora più vasto.