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Oscar Green, Coldiretti premia i giovani innovatori

oscar green
Credits: Coldiretti

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Coldiretti ha assegnato gli Oscar Green ai giovani innovatori che con le loro idee si preoccupano di proteggere l’ambiente, combattere gli sprechi alimentari, contrastare il cambiamento climatico.

Gli Oscar Green, che hanno avuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e di quello delle Politiche Giovanili, hanno selezionato migliaia di giovani imprenditori in tutta Italia.

Non è stato facile scegliere fra tante proposte creative, che hanno dato un’immagine dei giovani incoraggiante e fuori dagli stereotipi: altro che sdraiati, sono ragazzi e ragazze simbolo dell’Italia che si rialza.

Venti i finalisti, sette i vincitori. I premi sono stati assegnati dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e dalla delegata nazionale del Movimento Giovani Imprese Coldiretti, Veronica Barbati.

Gli Oscar Green prevedono sette categorie: Sostenibilità, Creatività, Covid, Fare rete, Impresa 5.terra, Campagna Amica, Noi per il sociale. Vediamo di seguito chi e perché ha meritato il premio.

Sostenibilità

Nella categoria Sostenibilità è stata premiata Chiara Meriti, una ragazza marchigiana che ha trasformato il suo peschereccio nella flotta dei pescatori custodi. Le lunghe ore trascorse in mare le hanno dato la percezione chiara di un inquinamento che sarebbe passato dal mare alla tavola. Così ha deciso che, finito il lavoro, doveva pensare all’ambiente. Con il suo peschereccio, fatta la cernita tra il pescato e la plastica, anziché ributtarla a mare l’ha portata a terra e conferita ai centri di smaltimento.

La motivazione del suo Oscar Green è “avere impiegato coraggio e passione in una importante pratica che consente il ripopolamento del pescato e di tutela del mare e per aver trasformato la fatica quotidiana in impegno ecologico, per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni”.

Creatività

Al trentino Federico Pedrolli è andato il premio alla Creatività per il sidro della movida. Il recupero di antiche varietà di mela accostate al luppolo, aroma di agrumi e piccoli frutti, lavorazioni imprevedibili e tecniche di invecchiamento ereditate dalla tradizione brassicola ed enologica italiana. Così è nata la sua alternativa al vino e alla birra dedicata alla movida.

Coldiretti gli ha assegnato l’Oscar Green per “la genialità dell’idea, la capacità di interpretare il futuro, con il valore della tradizione e la capacità di saper mettersi in gioco in quelle che appaiono come sfide insuperabili”.

Covid

Gli eventi dell’ultimo anno non potevano che assegnare un premio a Giovanni Zuanon nella categoria Covid. Per superare gli ostacoli posti dalla pandemia, Giovanni ha inventato in Veneto il primo Agri-drive in campagna: gustare spuntini e birra artigianale guardando un film seduti nella propria auto, quindi senza rischio di contagio. Un successone!

Il giovane imprenditore ha ricevuto l’Oscar Green “non solo per aver salvato la sua azienda, incanalando creatività e originalità in un momento di crisi terribile, ma anche per aver dato una risposta concreta all’emergenza Covid, regalando un sorriso alla popolazione colpita”.

Fare rete

La Sardegna ha conquistato l’Oscar Green nella categoria Fare rete con Andrea Liverani. Con una startup ha attivato una partnership con 10 aziende agricole per un progetto di rete sperimentale sull’agricoltura di precisione. Evitare lo spreco di acqua, impiegare concime e fertilizzante strettamente necessari, abbattere l’inquinamento chimico e ottimizzare la resa sono gli obiettivi raggiunti grazie al monitoraggio aereo.

Motivazione del premio: “ha saputo collegare esperienze diverse rendendo protagonista la tecnologia a servizio dell’agricoltura sana insieme al territorio in una nuova sfida collettiva unendo innovazione e valorizzazione del prodotto”.

Impresa 5.terra

Rosa Ferro, dalla Campania, ha vinto l’Oscar Green Impresa 5.terra con un’invenzione singolare: il primo foglio di carta ricavato dall’aglio. Nell’area dei Monti Alburni, dove le risorse idriche sono scarse, è stata piantata un’antica varietà di aglio che produce molto scarto. Dalla tunica d’aglio, senza aggiungere componenti chimici e senza scarti, Rosa ha ottenuto una carta per scrivere o disegnare, ma anche oggetto di design.

Rosa è stata premiata “per il suo inflessibile spirito ecologista e la sua creatività che insieme alla sua la terra sono in grado di sprigionare e fare di un rifiuto aziendale il carburante innovativo di una startup di successo”.

Campagna Amica

Nella categoria Campagna Amica c’è il coraggio di un cambio di vita radicale. Dopo la laurea in Scienze bancarie e il master in Matematica finanziaria e Trading, Andrea Tagliabue faceva il trader finanziario a Londra. Poi ha deciso di tornare in Italia (in Brianza) per fondare la sua azienda agricola, The Banker’s Jam: un nome che racchiude la sua storia.

Andrea coltiva piccoli frutti con cui produce composte dolcificate con il miele. Protegge i frutti con una copertura anti insetto e – esempio di economia circolare – dagli scarti della lavorazione delle piante ottiene un cippato (ovvero un materiale di piccola dimensione) da riusare nei processi aziendali.

Oscar Green perché “ha centrato fino in fondo lo spirito di questa categoria ed ha saputo sapientemente coniugare bontà e qualità della tradizione gastronomica italiana”.

Noi per il sociale

Infine Oscar Green nella categoria Noi per il sociale ad Alessandro Bruno. In Valle d’Aosta ha trasformato la disabilità in un impiego remunerato. Nella sua fattoria della felicità la fragilità è una risorsa. I ragazzi disabili si occupano degli animali, dell’orto, della trasformazione dei formaggi e fanno attività didattica con i bambini: da un lato di prende consapevolezza delle proprie capacità, dall’altro si impara l’inclusività.

Alessandro ha meritato il premio “per aver ridato, attraverso l’agricoltura, speranza, opportunità e reddito a ragazzi meno fortunati”.

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