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Ortoambiente, lotta ecologica agli insetti nocivi in orticoltura

La lotta ecologica agli insetti che infestano le colture è possibile? Il progetto Ortoambiente ha ottenuto risultati soddisfacenti con l’utilizzo combinato di trappole a feromoni, insetti antagonisti e piante trappola attrattive

Image by Myriams-Fotos from Pixabay

(Rinnovabili.it) – Il progetto Ortoambiente ha messo a punto delle strategie agroecologiche per difendere le colture orticole dai fitofagi.

Al progetto hanno preso parte Il Centro Agricoltura Ambiente Giorgio Nicoli (capofila del progetto), Eip-Agri (Agricultural European Innovation Partnership), il dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna (responsabile scientifico), Consorzio Agribologna (partner per l’assitenza tecnica alle aziende agricole), Dinamica-La formazione in campo (partner  per la formazione) e cinque aziende agricole dell’Emilia Romagna.

Il titolo del progetto è Messa a punto di tecniche di difesa da fitofagi su colture orticole ad elevata sostenibilità ambientale basate su strategie agroecologiche.

Difesa ecologica dagli insetti dannosi

Il progetto Ortoambiente ha consentito la messa a punto, per le colture orticole, di strumenti innovativi di difesa dagli insetti dannosi, caratterizzati da elevata sostenibilità ambientale e basati sulla valorizzazione dell’ecosistema aziendale. I risultati potranno essere utilizzati da aziende biologiche, in conversione e in produzione integrata.

Le tecniche sostenibili di difesa dagli insetti dannosi si sta affermando in orticoltura anche perché incontra l’interesse dei consumatori per i prodotti sani con poche contaminazioni chimiche. Inoltre, l’uso di prodotti chimici mostra alcuni limiti.

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La sperimentazione si è svolta sia in campo aperto che in tunnel ed è durata due anni.

L’obiettivo è sempre quello di prevenire o limitare il più possibile i danni alle colture, specie quando si tratta di orticole fresche che deperiscono presto.

Feromoni, insetti antagonisti e piante trappola

Le colture oggetto della sperimentazione sono lattuga, cavolo e zucchine. La sperimentazione ha previsto l’utilizzo combinato di trappole a feromoni, insetti antagonisti e piante trappola attrattive, riducendo notevolmente i danni prodotti dagli insetti dannosi.

Ad esempio, grano saraceno, veccia e coriandolo si sono dimostrati particolarmente utili nella lotta contro gli afidi, come pure la combinazione di senape/colza, coriandolo, grano saraceno ed erba medica.

Le piante trappola, seminate vicino alla coltura da proteggere, sono particolarmente attrattive per l’insetto target e lo allontanano dalla coltura principale da proteggere.

I risultati raggiunti da Ortoambiente fanno pensare che nelle colture si possono impiegare con successo tecniche di lotta agli insetti dannosi con un alto livello di sostenibilità ambientale.

Inoltre, l’impiego efficace di tecniche di difesa agroecologiche potrebbe aumentare il numero di aziende che vogliono aderire al sistema di produzione biologica.