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OPI, il primo consorzio sostenibile di filiera corta

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(Rinnovabili.it) – Orti pronti italiani riuniti. Con il Consorzio Opi si formalizza per la prima volta in Italia la collaborazione di tre aziende agroalimentari specializzate nei prodotti di I e IV gamma (frutta, verdura, ortaggi freschi confezionati e pronti per il consumo). Almeda, Ambruosi&Viscardi e Ortoverde operano rispettivamente in Sicilia, Marche e Lombardia. Parole chiave di Opi? Copertura territoriale a livello nazionale, know-how, estensione produttiva, forza agricola e industriale, healthy food e sostenibilità, logistica efficiente.

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Alla base del Consorzio Opi c’è un progetto strategico: collaborare alla realizzazione di un prodotto uniforme e omogeneo su tutto il territorio nazionale che sia anche sostenibile. Opi è costituito da 3 stabilimenti, 2mila ettari coltivati, più di 620 dipendenti, 33 linee di produzione. Gli impianti di produzione di energia solare producono 2,65MWH di energia green, gli scarti di produzione sono destinati alla produzione di energia elettrica, le acque di processo vengono riutilizzate per uso irriguo, mezzi elettrici e alimentati a metano assicurano un trasporto eco-compatibile, il packaging è sostenibile.

Sinergia e autonomia caratterizzano il Consorzio Opi: ogni azienda può consegnare i prodotti con la propria etichetta alla grande distribuzione. La carta che si prospetta vincente è presentare ai clienti un unico interlocutore commerciale e amministrativo; la disponibilità di 3 siti produttivi in differenti aree geografiche assicura la copertura territoriale di tutta la Penisola e consegne in tempi rapidi, una garanzia di freschezza. Questo è un vantaggio da non sottovalutare, trattandosi di prodotti alimentari facilmente deperibili. Inoltre grazie a Opi si creano le condizioni per attivare una filiera produttiva corta in ottica nazionale, che possa consentire la valorizzazione delle produzioni locali, orientata verso percorsi di qualità legati alle specifiche tradizioni territoriali.

Il valore è strategico per i soci e i clienti

Il Consorzio Opi ha un valore non solo per i soci ma anche per i clienti. «La dislocazione in differenti aree geografiche ci consentirà di coprire l’intero territorio nazionale. Seguiremo la logica della vicinanza territoriale per la consegna delle mdd (marca del distributore) alle insegne distributive. Ognuno di noi metterà in campo attività ed esperienze decennali. Siamo tre aziende solide in grado di ampliare la propria capacità produttiva a seconda delle esigenze, assicurando freschezza e qualità con un occhio di riguardo all’ambiente. Un aspetto quest’ultimo molto caro ad Almeda che vanta uno stabilimento produttivo all’avanguardia orientato verso la sostenibilità ambientale per offrire un prodotto sano» spiega Edoardo Leone, Ceo di Almeda, società siciliana che produce e commercializza insalate e verdure con il brand Naturizia

Come sottolinea Nicola Ambruosi, amministratore delegato di Ambruosi&Viscardi, leader nella produzione e trasformazione di insalate IV gamma da oltre 30 anni, è importante una visione comune. «Il Consorzio Opi pone fianco a fianco realtà strategiche del settore unite dagli stessi valori e obiettivi. Ognuno dei soci rappresenta un tassello irrinunciabile e fondamentale di un sistema in cui la collaborazione è il valore aggiunto. Puntiamo a standard qualitativi elevati, controllati e continuativi. I punti cardine delle nostre iniziative sono massima qualità, rispetto dell’ambiente, autosufficienza energetica e filiera chiusa».

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Igiene, sicurezza e legalità sono i punti evidenziati da Arnaldo Amiti, amministratore delegato di Ortoverde, società agricola che si occupa di coltivazione, lavorazione e trasformazione di prodotti ortofrutticoli: «L’attenzione alla natura è tra i cardini della nostra azienda. È fondamentale garantire l’igiene e la salubrità dei prodotti tramite sistemi di prevenzione e metodi di controllo delle fasi critiche del processo di produzione, assicurare l’adempimento di tutti gli obblighi inerenti ai requisiti di sicurezza e di legalità dei prodotti, nonché la sua responsabilità verso la salute del consumatore». 

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