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ONFOODS, Fondazione per l’alimentazione sostenibile

Foto di gruppo con tutti i membri della Fondazione ONFOODS

(Rinnovabili.it) – La Fondazione ONFOODS (Research and innovation network on food and nutrition sustainability, safety and security) è nata per migliorare il futuro della filiera alimentare e delle comunità attraverso un nuovo modello di alimentazione sostenibile.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, ONFOODS riunisce realtà pubbliche e private del settore alimenti e nutrizione, istituti universitari e di ricerca italiani, società e cooperative.

Il bisogno di innovazione del sistema alimentare

Patrizia Riso, ordinaria di Nutrizione umana nell’Università degli Studi di Milano, coordinatrice dello Spoke “Food quality and nutrition”, spiega il valore del progetto: «ONFOODS risponde a un bisogno reale di innovazione virtuosa del sistema alimentare anche promuovendo l’implementazione dei processi tecnologici per la trasformazione, la rivisitazione dei sistemi di ristorazione, la riformulazione o l’ideazione di nuovi prodotti alimentari che contribuiscano a rendere possibile lo sviluppo di modelli di alimentazione sana e sostenibile. 

Alimenti e modelli alimentari che siano in grado di rispondere ai bisogni nutrizionali di tutti gli individui considerando anche le peculiarità di ciascun target della popolazione e ottimizzando tutti gli aspetti di qualità, sicurezza e sostenibilità non solo ambientale.

Sono estremamente onorata di coordinare uno degli spoke che è centrale per queste attività e di collaborare con tutti i partner coinvolti, inclusi quelli industriali, al fine di raggiungere un obiettivo così ambizioso come quello di rendere più adeguato, sano, sostenibile e resiliente il sistema e l’ambiente alimentare a livello nazionale».

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I membri della Fondazione ONFOODS

I membri che compongono la Fondazione sono 26:

ONFOODS si inserisce all’interno di uno dei 14 partenariati previsti dal PNRR, nell’area tematica “Modelli per un’alimentazione sostenibile”, e prevede un finanziamento agli enti aderenti nella misura di 114,5 milioni di euro destinati ad attività progettuali di ricerca fondamentale, industriale e di sviluppo sperimentale per portare valore alla filiera alimentare e alla comunità.

26 realtà diverse, un impegno comune

L’Università di Parma è capofila ed ente proponente della progettualità. Le 26 realtà sono accomunate dall’impegno nella ricerca, nella produzione e nell’innovazione per raggiungere l’obiettivo di promuovere un modello di alimentazione sostenibile.

Daniele Del Rio,coordinatore del progetto ONFOODS, ordinario di Nutrizione umana nell’Università di Parma, sottolinea l’importanza per l’ateneo di coordinare un progetto così innovativo: «Sono orgoglioso del fatto che questo grande progetto di ricerca e sviluppo in ambito alimentare vede il suo punto di fuoco a Parma e nella sua Università, che da anni ormai ha conquistato grande credibilità internazionale in questo settore.

Siamo fieri di aver raggiunto l’ambizioso obiettivo di riunire, sotto l’egida della fondazione ONFOODS, tutte le migliori competenze nazionali, pubbliche e private, per affrontare una tematica centrale ed estremamente multidisciplinare come la definizione dei modelli che renderanno l’alimentazione del futuro sostenibile da tutti i punti di vista.

Siamo di fronte ad un’opportunità unica, che può essere affrontata solo con un grande lavoro di squadra e che può significare un netto miglioramento della qualità di vita delle future generazioni».

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Impatto positivo per l’uomo e per il Pianeta

Una missione comune per generare un impatto positivo sulla salute dell’uomo e del Pianeta, sul benessere delle comunità e per garantire l’accesso per tutti al cibo sano e nutriente.

Quello che rende particolarmente interessante il progetto di ONFOODS è l’approccio olistico. Una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, tra università e imprese per restituire al cibo il suo valore non solo alimentare ma anche sociale.

In un’ottica di concretezza, i 26 membri di ONFOODS intendono applicare i progetti di ricerca al sistema produttivo: la ricerca come abilitatore di progresso che stimola lo sviluppo sostenibile delle imprese e diventa strumento di rilancio del Paese attraverso un settore importante come l’agroalimentare.

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L’impegno delle aziende per l’alimentazione sostenibile

Cosa significa per un’azienda di punta dell’agroalimentare essere parte attiva di questo progetto? Lo spiega Roberto Ciati, Scientific & Government Relations Vice President di Barilla Group: «Per Barilla produrre e offrire prodotti alimentari significa prima di tutto continuare un impegno verso le persone e verso la terra che abitiamo.

Un impegno che si concretizza tutti i giorni con prodotti buoni e di qualità, grazie all’innovazione continua e alla selezione di materie prime provenienti da filiere gestite con modelli di agricoltura sostenibile: il piacere, la gioia del cibo oggi significa progettare il futuro per una vita migliore.

ONFOODS costituisce per noi una rilevante opportunità di sviluppo di conoscenze e di future applicazioni derivanti dalla straordinaria rete di collaborazioni fra diverse università e centri di ricerca nazionali, messi a sistema insieme a varie realtà imprenditoriali.

Conoscenze e applicazioni che contribuiranno a progettare e realizzare prodotti che rappresentino occasioni di gioia e di condivisione all’interno di modelli alimentazione realmente sostenibili, per il benessere delle persone e dell’ambiente in cui viviamo».

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Direttrici strategiche e obiettivi

Per raggiungere gli obiettivi in linea con quelli del PNRR, del programma quadro della ricerca Horizon Europe e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, ONFOODS si muoverà su sette direttrici strategiche:

  1. Global sustainability (Spoke Università di Parma);
  2. Smart and circular food system and distribution (Spoke Consiglio Nazionale delle Ricerche);
  3. Food safety of traditional and novel foods (Spoke Università degli Studi di Bari Aldo Moro);
  4. Food quality and nutrition (Spoke Università degli Studi di Milano);
  5. Lifelong nutrition (Spoke Università di Napoli Federico II);
  6. Tackling malnutrition (Spoke Università degli Studi di Pavia);
  7. Policy, behaviour and education (Spoke Alma Mater Studiorum Università di Bologna).

Un lavoro complesso e articolato dove ognuno sarà impegnato a raggiungere i propri obiettivi secondo le proprie competenze. La comunicazione e la condivisione dei risultati costituiranno il pilastro su cui costruire azioni coordinate per promuovere un nuovo modello di alimentazione sostenibile.

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Grazie all’attività dei sette Spoke, nell’arco di 36 mesi la Fondazione coinvolgerà nelle attività molti altri gruppi di ricerca, spin-off, startup e piccole medie imprese nel settore alimentare, e si propone di raggiungere sei obiettivi:

  1. Promuovere una produzione alimentare sostenibile;
  2. Favorire una distribuzione alimentare sostenibile;
  3. Sviluppare tecnologie innovative per la produzione e il consumo di alimenti sostenibili;
  4. Aumentare l’adesione a modelli alimentari più sostenibili;
  5. Migliorare la qualità degli alimenti e delle diete;
  6. Garantire la sicurezza alimentare per la popolazione generale e per specifici target vulnerabili.

Qualità, innovazione e sostenibilità

«Per Bolton Food, Business Unit di Bolton Group, essere tra le realtà aderenti a questo partenariato industriale rappresenta un elemento di grande orgoglio e rafforza la nostra focalizzazione sull’asset Health and Nutrition, fondamentale per la nostra strategia di sviluppo sostenibile.

Da anni, in un’ottica di approccio evidence-based alla sostenibilità, collaboriamo con partner di valore per raggiungere risultati concreti e tangibili a supporto della comunità e del Pianeta.

In qualità di leader del nostro mercato di riferimento, abbiamo la responsabilità di offrire un prodotto, come Rio Mare, che rispetti alti standard qualitativi e nutrizionali per il benessere dei consumatori, la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto delle persone lungo la filiera.

Una qualità a 360 gradi quindi, ma anche l’ambizione di sviluppare prodotti innovativi, sani e sostenibili. Un obiettivo che siamo certi di poter raggiungere anche attraverso il lavoro che svolgeremo all’interno della Fondazione ONFOODS», ha dichiarato Luciano Pirovano, Global Sustainable Director di Bolton Food.

Il primo aggiornamento sarà indicativamente prima dell’estate 2023.

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