(Rinnovabili.it) – Informare o educare il consumatore? Questa è la differenza sostanziale tra Nutrinform Battery – che consente una scelta libera e consapevole del consumatore – e Nutriscore, che orienta la scelta su un prodotto in base a una supposta salubrità dell’alimento determinata da un algoritmo.
Torniamo a parlare di etichette nutrizionali non solo perché il tema è ancora caldissimo, ma soprattutto perché è in gioco la salute dei consumatori.
A tale scopo, Federalimentare e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale hanno organizzato un evento per presentare lo schema di etichettatura nutrizionale Nutrinform Battery.
Parlare di etichette è parlare del futuro del sistema agroalimentare europeo
Con la proposta di etichette nutrizionali Nutrinform Battery, l’Italia guarda al futuro dei sistemi agroalimentari europei, ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli nel suo intervento: «Parlare oggi di sistema di etichettatura fronte pacco, di Nutriform Battery e Nutriscore significa parlare del futuro del sistema agroalimentare europeo.
Esiste una volontà comune di alcuni Paesi europei di portare le produzioni agroalimentari verso modelli di omologazione che il nostro Paese non può assolutamente accettare».
Patuanelli ha ricordato che i prodotti DOP IGT e SGT hanno un valore di 16,6 miliardi di produzione (19% del totale di agroalimentare italiano). I marchi protetti rappresentano eccellenze e distintività, un settore in cui lavorano 200mila operatori.
I prodotti DOP IGT rappresentano cultura, tradizione e storia italiana. «Mettere tutto questo in discussione con un sistema di etichettatura che non dà informazioni ma solo condizionamenti di mercato vuol dire non solo proteggere i nostri sistemi produttivi, ma anche il diritto di ogni cittadino di avere giuste informazioni su quello che sta mangiando.
Non esiste una dieta unica che va bene per tutti
La strategia One Health non può essere confusa con la strategia One Diet, non esiste una dieta unica che vada bene per tutti. Esiste il consumo moderato di tutti gli alimenti e la dieta mediterranea – riconosciuta dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità – è la risposta giusta che coniuga la salute con le eccellenze del nostro Paese.
Lo schema Nutrinform Battery è basato su dati scientifici e sulle analisi reali di cosa serve a livello nutrizionale a ciascun essere umano, per questo la nostra proposta va sostenuta con forza. L’informazione è una cosa, il condizionamento è un’altra».
La storia di Nutrinform Battery parte nel 2017, quando si ritenne che fosse necessario proporre un’alternativa al Nutriscore.
Oggi intorno a Nutrinform Battery si è mobilitato tutto il sistema paese – associazioni di categoria, GDO, trasformatori, produttori – perché si è percepito il rischio che un’informazione sbagliata ai cittadini porti a una trasformazione delle nostre produzioni agroalimentari, settore trainante della nostra economia.
Ora, afferma Patuanelli, bisogna convincere anche altri partner europei che Nutrinform Battery ha validità scientifica.
Il concetto di porzione media è il più corretto per dare informazioni, non un algoritmo che mette sullo stesso piano tutti gli alimenti sulla base dei 100 grammi o 100 millilitri di consumo.
L’esempio tipico è quello dell’olio valutato negativo su un consumo di 100 gr. al giorno, mentre il dosaggio corretto va da 10 a 30 grammi.
L’obesità è un fatto culturale
Michele Carruba (Università degli Studi di Milano) ha spiegato che l’obesità impatta sulla salute e sulla qualità di vita in salute, e riduce le aspettative di vita. «Non esistono cibi buoni o cattivi in assoluto, esiste una buona o cattiva alimentazione.
La buona alimentazione è fatta di tante cose, di qualità e quantità, ovvero di porzioni, che sono importanti perché danno un’idea del dosaggio corretto per la salute. Ecco perché è preferibile Nutrinform Battery ».
Per Carruba l’obesità è un problema culturale, per questo sostiene l’importanza dell’educazione alimentare nelle scuole, per insegnare alle persone a mangiare bene fin da piccoli.