Rinnovabili • susincer

Nuovi bio-fungicidi dagli scarti di patate e rucola, arriva Susincer

Il progetto, firmato CREA, utilizzerà scarti agro-industriali per produrre fitosanitari "bio" in difesa delle colture del mais e del frumento

susincer
Foto di ariesa66 da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Risorse agro-industriali ed economia circolare. Il progetto SUSINCER – Sustainable use of bioactive compounds from Brassicaceae and Solanaceae wastes for cereal crop protection (Utilizzo sostenibile di composti bioattivi estratti da scarti di Brassicacee e Solanacee per la protezione di colture cerealicole) coordinato dal Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) in collaborazione con CREA Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari e CREA Politiche e Bioeconomia è arrivato al secondo posto tra i dodici vincitori del bando 2019 “Circular Economy for a sustainable future”, promosso e finanziato dalla Fondazione Cariplo

Ogni anno in Italia si sprecano più di venti milioni di tonnellate di prodotti alimentari. È possibile circolarizzare la filiera agro-industriale? È l’obiettivo di CREA e del progetto SUSINCER che si propone, grazie a una bioraffineria, di realizzare un circolo virtuoso ed ecosostenibile dal riuso dei rifiuti. SUSINCER, che ha durata triennale (2020-2023), si propone di valorizzare gli scarti agro-industriali e ridurre l’impatto ambientale delle produzioni cerealicole grazie all’impiego di difese fitosanitarie sostenibili che derivano da bucce di patata e residui della disoleazione delle radici e dei fusti della rucola

Leggi anche Un modello economico circolare per il rilancio dell’Italia

Queste preziose fonti di sostanze biochimiche possono essere impiegate come biofungicidi a basso impatto ambientale per la difesa delle colture del mais e del frumento, entrambe soggette agli attacchi di funghi e patogeni, dannosi sia per l’uomo che per gli animali. Questa nuova opportunità dovrebbe soddisfare le esigenze degli agricoltori più tradizionali, aprire nuove prospettive alle aziende che operano nel settore dei fertilizzanti e sono interessate a sviluppare prodotti meno impattanti, essere gradita ai consumatori attenti all’ecosostenibilità.  Ulteriore ma non ultimo, gli scarti agro-industriali acquisterebbero un valore economico e ambientale, perché recuperare è più conveniente che sprecare. 

La particolarità di SUSINCER è di coinvolgere competenze diverse in un progetto di ricerca agroalimentare che coniuga economia circolare e chimica verde, ma sono presenti anche parametri di tipo economico: viene proposto un business plan che analizza la sostenibilità e l’efficienza economica del riutilizzo degli scarti impiegati per creare prodotti innovativi. Un progetto che promette di avere ricadute positive in tutte le filiere coinvolte.

Leggi anche Prodotto un aerogel biodegradabile dal riciclo delle foglie di ananas