Il progetto dei Nemo’s Garden è stato ideato dalla Ocean Reef Group
(Rinnovabili.it) – Come molte idee geniali, anche le coltivazioni subacquee dei Nemos’s Garden sono nate durante una banale passeggiata in riva al mare. Creati come una provocazione, questi giardini sottomarini, si sono ben presto rivelati una possibile risposta a molti problemi connessi all’agricoltura.
Come nasce un’idea
A dare vita a tutto è Sergio Gamberini, fondatore della Ocean Reef Group, che in occasione di una vacanza nella Riviera Ligure si è domandato quale potesse essere il luogo più adatto per coltivare il basilico, fondamentale in questa regione per realizzare il pesto.
Come molte altre erbe aromatiche, le condizioni climatiche ideali sono in luoghi protetti e soleggiati, a temperatura costante e con un terreno ben drenato. Incredibilmente l’ambiente che meglio si presta a rispondere a tutti i parametri è proprio lo spazio sottomarino.
Gli obiettivi del progetto
Per il momento il progetto è in fase di sperimentazione, tuttavia l’originalità delle ricerche ha già attirato l’attenzione di molteplici enti, tra i quali anche le case farmaceutiche, interessate ad esplorare nuovi sistemi per la coltivazione delle piante.
Di fatto i Nemo’s Garden permettono di coltivare piante anche in ambienti dove solitamente l’agricoltura fa fatica a prendere il via, sia per condizioni economiche sfavorevoli che per ragioni morfologiche difficili.
Come funzionano i Nemo’s Garden
I Nemo’s Garden sono delle biosfere galleggianti immerse sotto la superficie del mare e fissate a circa 5 – 10 metri sotto la superficie nella Baia di Noli, in Liguria. Le sfere contengono ciascuna circa 2.000 litri d’aria e sfruttano la combinazione di acqua fresca e luce solare calda per mantenere costante l’umidità ed il calore interno alla serra idroponica. Tutti i parametri quali anidride carbonica, ossigeno, pressione, temperatura, umidità sono monitorati 24/24h da sensori appositamente inseriti nei giardini subacquei.
Durante il giorno le condizioni di illuminazione variano a secondo delle ore ed in base alle condizioni metereologiche. La luce diretta del sole viene filtrata dalla massa d’acqua sopra le sfere ed arriva in maniera diffusa alle coltivazioni.
Un beneficio per l’ambiente e niente parassiti
Come commentano dalla Ocean Reef Group, le biosfere non sono solo un’impresa tecnologica, ma anche una soluzione ecosostenibile ed autosostenibile.
L’agricoltura tradizionale richiede circa il 70% dei consumi di acqua dolce a livello globale, mentre le biosfere sfruttano la dissalazione dell’acqua marina per autoalimentarsi.
La differenza di temperatura tra l’interno della serra e l’acqua del mare inoltre, produce una normale condensa, anche essa sfruttata per nutrire ed idratare le piante presenti all’interno. L’energia necessaria al funzionamento dei sistemi è unicamente rinnovabile ed ottenuta dal Sole.
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Cosa non meno importante, i giardini di Nemo sono sistemi protetti e chiusi, per ovvi motivi, inattaccabili dai parassiti aerei. Questo significa avere una coltivazione prodotta senza l’uso di pesticidi: un aspetto positivo per l’ambiente e per la coltivazione stessa.
Le ricerche future ed i fertilizzanti dalle alghe
Per chiudere il ciclo autosostenibile del progetto, i ricercatori impegnati nell’attività, stanno esplorando la possibilità di produrre fertilizzanti bio a partire dalle stesse alghe presenti dove verrebbe installata la serra sottomarina.
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