Rinnovabili • Mille Orti per il Turismo Rinnovabili • Mille Orti per il Turismo

Mille Orti per il Turismo, l’inclusione è un’esperienza vincente

Mille Orti per il Turismo ha tagliato con successo il traguardo del secondo anno. Un progetto che all’inclusione lavorativa per persone con disabilità psichica abbina la solidarietà sociale: il raccolto degli orti è andato alla Caritas di Riccione che lo ha distribuito alle famiglie in difficoltà e ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra

Mille orti per il Turismo 2022 ha raccolto 360 kg di verdure

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Mille Orti per il Turismo è arrivato al traguardo della seconda edizione con pieno successo. Questo progetto di inclusione lavorativa per persone con disabilità psichica è stato possibile grazie al sostegno di Info Alberghi srl, il portale di promozione turistica che per il secondo anno ha accompagnato l’iniziativa insieme a 17 alberghi della riviera romagnola.

Imparare a lavorare

La cooperativa sociale Il Millepiedi e l’associazione Crescere Insieme Odv si impegnano da tempo a Casa Macanno di Rimini sul terreno dell’inclusione lavorativa di persone con disabilità psichica attraverso la coltivazione di orti biologici destinati a cittadini, aziende e attività turistiche con il progetto Mille Orti per la Città.

Il successo dell’iniziativa non è testimoniato solo dal raccolto, ma dalla componente sociale e relazionale che ne costituisce parte integrante

Lavorando nell’orto – ognuno secondo le proprie capacità – insieme a due agricoltori e un educatore si impara a dare un senso al tempo, a coltivare i propri talenti, a relazionarsi con gli altri e a seguire le regole. Tutti elementi significativi per entrare nel mondo del lavoro.

Il legame con la Caritas di Riccione

Mille Orti per il Turismo ha coinvolto l’associazione TeamBòta: attraverso il circuito TestaClà ha consegnato il raccolto alla Caritas di Riccione che lo ha distribuito alle famiglie in difficoltà presenti sul territorio e ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra. In primavera sono state messe a dimora 700 piantine di diverse varietà di pomodori, cetrioli, zucchine e melanzane.

Il raccolto, durante l’estate, ha prodotto 360 kg di verdure che ogni lunedì sono arrivate alla Caritas di Riccione, come racconta Eugenio Quartulli, educatore e coordinatore di Mille Orti per la Città: «Un grazie particolare val signor Angelo, che puntualmente è venuto ogni lunedì con il furgone a ritirare le cassette di verdure.

leggi anche IFAD, formazione e microcredito per donne con disabilità in aree rurali

La relazione libera capacità inespresse

Ha creato un legame speciale con i ragazzi e ha contribuito a renderli consapevoli di quanto fosse importante il loro lavoro per aiutare gli altri. All’ultima consegna ci ha portato un pallone per farci svagare dalla fatica fatta: per i ragazzi è stata una grande soddisfazione». Mille Orti per il Turismo è un progetto dove la relazione è lo snodo per attivare capacità altrimenti inespresse. Ad esempio, gli 11 lavoratori accolti nel progetto si sono organizzati in modo autonomo secondo le loro attitudini – chi guidava la carriola, chi annaffiava, chi raccoglieva le verdure – e con un minimo aiuto da parte degli operatori.

Sentirsi valorizzati

Quello che ha colpito gli agricoltori e l’educatore è stato l’entusiasmo e l’impegno nello svolgere il lavoro nel modo migliore possibile: segno che i lavoratori si sentivano pienamente valorizzati.

Ad esempio, a causa della siccità non si potevano innaffiare molto le piante «e ci siamo accorti che due lavoratori svuotavano di nascosto le loro borracce nelle piante che soffrivano di più».

«Mille Orti per il Turismo fonde insieme sostenibilità economica e sociale e siamo contenti che il mondo del turismo possa farsi portavoce di un’esigenza di collaborazione e inclusione che non può più essere ignorata in una società civile ed evoluta su tanti piani come la nostra.

Il tessuto sociale del nostro territorio, d’altra parte, è prettamente turistico ed è giusto che sia questo l’ambito in cui, prima di altri, si realizzi l’inclusione lavorativa: speriamo che tutto questo possa portare a nuove assunzioni da parte dei nostri albergatori», afferma Lucio Bonini, CEO di Info Alberghi srl.

leggi anche AgrAbility sostiene gli agricoltori con disabilità