Il progetto Micro4Life ha vinto un bando di ricerca scientifica nell’agroalimentare. Il progetto di propone di aumentare la tolleranza della vite e del riso agli stress conseguenti ai cambiamenti climatici, e migliorare la fertilità del suolo e la qualità dei prodotti
(Rinnovabili.it9 – Il progetto Micro4Life (“Enabling the potential of the unexplored: exploiting tailored microbial consortia to enhance environmental, societal and economic sustainability and resilience of Italian agro-ecosystems”) è uno dei vincitori del bando “Dal suolo al campo – Approcci multidisciplinari per migliorare l’adattamento delle colture al cambiamento climatico” promosso da Ager-Agroalimentare e Ricerca, il più grande progetto filantropico in Europa a sostegno della ricerca scientifica nell’agroalimentare che associa 16 Fondazioni, guidate da Fondazione Cariplo.
Micro4Life, migliorare la produzione e aumentare la fertilità del suolo
Micro4Life intende sviluppare comunità microbiche sintetiche su misura per migliorare la produzione di vite e riso.
Micro4Life vuole favorire l’attitudine delle piante a reclutare una comunità microbica selezionata e testata in laboratorio e inoculata nel suolo. Tra gli obiettivi del progetto c’è anche aumentare la tolleranza della vite e del riso agli stress conseguenti ai cambiamenti climatici, e migliorare la fertilità del suolo e la qualità dei prodotti.
Capofila del progetto è l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Cnr-Ipsp) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino. Gli altri partecipanti sono il Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica (DISSTE) dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, l’Istituto di Viticoltura ed Enologia (sede di Conegliano Veneto in provincia di Treviso) del CREA, l’Università di Sassari.
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Tecnologie innovative
Ager è nato per rafforzare le filiere produttive italiane grazie all’aiuto di tecnologie innovative, sostenibili e facilmente applicabili. Inoltre, sostiene i giovani ricercatori con l’obiettivo di contrastare la fuga dei cervelli.
In 12 anni Ager ha sostenuto 27 progetti di ricerca applicata e 5 progetti di trasferimento tecnologico con oltre 34 milioni di euro destinati a cerealicoltura, ortofrutticoltura, zootecnia, vitivinicoltura, acquacoltura, olivicoltura, agricoltura di montagna e produzioni lattiero-casearie, settori strategici per lo sviluppo dell’agroalimentare italiano.
Oltre a Micro4Life, sono stati premiati altri due progetti per complessivi 2,5 milioni di euro: uno studia la malattia dell’actinidia Kiwifruit Vine Decline Syndrome (KVDS), di cui sono ancora sconosciute le cause. L’altro ha l’obiettivo di migliorare la fertilità del suolo e facilitare la gestione delle coltivazioni di vite, cece e pisello.
L’avvio dei progetti è previsto dopo l’estate 2023.
Progetti guidati da ricercatrici
«Per garantire una concreta applicabilità delle innovazioni e favorire la crescita dell’agroalimentare come motore di sviluppo dei territori, nella terza edizione di Ager abbiamo affiancato ai valutatori scientifici esperti nel campo dell’innovazione e delle tecnologie.
L’esito delle valutazioni ha messo in evidenza la stretta aderenza dei progetti agli obiettivi del bando e l’alta qualità scientifica delle proposte, in gran parte giudicate come eccellenti o buone e quindi degne di finanziamento.
Infine, da donna e da ricercatrice, desidero sottolineare il contributo di Ager alla parità di genere nell’ambito della ricerca, visto che i tre progetti selezionati saranno guidati da altrettante donne», ha dichiarato Claudia Sorlini, presidente del Comitato di Gestione di Ager.