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Cinque milioni di euro per le mense scolastiche biologiche

Sono stati stanziati 5 milioni di euro per le mense scolastiche biologiche. L’obiettivo è promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili nelle scuole e realizzare iniziative di educazione alimentare

mense scolastiche biologiche
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Con le mense biologiche la sostenibilità entra in classe

(Rinnovabili.it) – La Conferenza delle Regioni ha approvato lo stanziamento per le mense scolastiche biologiche in sede di Conferenza Unificata. In seguito all’intesa si è deciso di stanziare complessivamente 5 milioni di euro per le mense scolastiche biologiche. La ripartizione del fondo prevede di destinare 4 milioni e 300mila euro per la riduzione dei costi a carico del servizio della mensa scolastica e di utilizzare i restanti 700mila euro per realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole. Si tratta di una decisione attesa da più parti che darà una spinta alla sostenibilità e promuoverà i prodotti del territorio, con positive ripercussioni anche sul tessuto produttivo locale.

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Programmi di educazione alimentare

La Conferenza delle Regioni ha approvato il Fondo con l’obiettivo di promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili dal punto di vista ambientale nelle mense di tutti i segmenti formativi in cui è previsto il servizio di refezione scolastica: asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Il Fondo per le mense scolastiche biologiche è assegnato a tutte le Regioni e le Province Autonome. Unica eccezione è la Regione Emilia-Romagna, per la quale il livello di informazione e promozione risulta già soddisfatto, per una quota parte del 14% per iniziative di informazione e di educazione alimentare in materia di agricoltura biologica.

Il riparto del Fondo per le mense scolastiche biologiche verrà effettuato sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa scolastica in ciascuna Regione e Provincia autonoma, riportati alla data del 31 marzo 2023 nell’elenco delle stazioni appaltanti e dei soggetti eroganti il servizio e sulla base della popolazione scolastica accertata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, per l’anno scolastico 202-2023, fatta eccezione per le Province Autonome di Trento e di Bolzano e della Regione Valle d’Aosta, la cui popolazione scolastica è riferita all’anno scolastico 2021-2022.