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Mammarancia, le arance rosse biologiche siciliane crescono tra il sole e il vulcano

La startup siciliana Mammarancia promuove le arance rosse siciliane all’estero. Certificazione biologica, tracciabilità completa, grande attenzione al cliente hanno consolidato la preferenza dei consumatori stranieri

Foto di Uliana Kopanytsia su Unsplash

Biologica, tracciata, siciliana

Mammarancia è una startup siciliana fondata da Carlo Palermo a Francofonte (in provincia di Siracusa) dedicata alla coltivazione delle arance rosse biologiche. Proiettata nel futuro ma con solide radici nel passato. Infatti, Palermo è un giovane imprenditore cresciuto nell’azienda agricola fondata dal nonno a metà del Novecento e da lui seguita con passione. I terrazzamenti sui quali si crescono gli aranci si trovano su terreni drenanti, dove la terra mista a sassi cede dolcemente l’acqua piovana creando un equilibrio perfetto per il terreno.

Clima e terreno ideali per Mammarancia

Anche la situazione climatica alle pendici dell’Etna è particolarmente favorevole, con giorni assolati e notti fredde che favoriscono il processo di pigmentazione dell’arancia rossa di Sicilia. Qui sorgono agrumeti che hanno più di 250 anni. Oggi la nuova generazione di coltivatori produce 1.500 tonnellate di arance rosse biologiche l’anno (Tarocco, Moro e Sanguinella) su 50 ettari di terreno.

Nei primi mesi di attività, la startup ha testato il proprio prodotto sul mercato italiano, ma esporta in 26 Paesi. Il sito di Mammarancia è multilingue, proprio per accogliere la clientela straniera e rispondere alle diverse necessità, perché «quando si vende cibo la differenza sta nel customer care attento e specializzato».

Le arance rosse biologiche piacciono all’estero

Tanto piacciono queste arance rosse biologiche siciliane che il 90% delle vendite online è diretto all’estero, in particolare in Germania, Austria, Francia e Polonia.

Quali sono le peculiarità di Mammarancia, rispetto ad altre realtà agroalimentari? Prima di tutto la scelta di avere un basso impatto ambientale: la certificazione biologica testimonia una coltivazione naturale, senza l’uso di prodotti di sintesi.

La quasi totalità dei clienti sono consumatori privati attenti ai prodotti biologici, i rimanenti sono i rivenditori. La qualità e la sostenibilità del prodotto sono essenziali: chi vuole l’arancia rossa biologica siciliana è disposto a pagare di più un prodotto di eccellenza.

Blockchain per la tracciabilità

Per questo è indispensabile la tecnologia blockchain che garantisce la completa tracciabilità delle arance, ovvero dove e come sono coltivate e oltre alla spiegazione delle particolarità nutrizionali.

«Se un tempo la pigmentazione delle arance avveniva a metà dicembre, a causa dei cambiamenti climatici oggi viene completata solo a gennaio. Ogni arancia non è uguale all’altra e chi compra prodotti freschi di qualità deve saperlo. Per questo in futuro vogliamo aprire una campagna di crowdfunding in cui tutte le persone che credono nell’attività potranno adottare un albero di arance e continuare a tutelare progetti che hanno a cuore la salvaguardia di un territorio che di agricoltura vive e che vede crescere anno dopo anno il tasso di abbandono dalle proprie campagne. Purtroppo si tratta di un business sempre meno redditizio e quello che facciamo vuole avere soprattutto un grande impatto sociale», spiega Carlo Palermo.

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