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La Prud’homie, presidio Slow Food per la pesca sostenibile

Questo collettivo di produzione alimentare sta realizzando un processo di innovazione in chiave sostenibile.

Prud’homie

(Rinnovabili.it) – La sfida ambientale e sanitaria impone modelli di cambiamento nelle nostre azioni e nel nostro stile di vita. Slow Food, con l’aiuto di FPT Industrial, finanzierà un progetto per sostenere i pescatori che aderiscono al Presidio Slow Food della Prud’homie del Mediterraneo. Questo collettivo di produzione alimentare sta realizzando un processo di innovazione in chiave sostenibile. 

Le Prud’homies sono delle comunità francesi di pescatori, nate dalle corporazioni medievali, che gestiscono l’attività di pesca di un determinato territorio. Oggi si occupano del controllo e della conservazione delle zone marine, partecipano alle attività quotidiane dei porti, tramandano la memoria di un modello di gestione della pesca.

Come spiega Didier Ranc, che guida i pescatori della Prud’homie, «La Prud’homie un’organizzazione antica che gestisce i beni comuni del nostro territorio, in particolare la pesca: stabilisce quando un pescatore va a pescare e in quali aree. Questa gestione collettiva delle risorse ittiche funziona per la sostenibilità economica dei pescatori, ma anche per quella ambientale delle risorse ittiche». Il Presidio Slow Food piace ai pescatori locali perché riconosce il valore della gestione collettiva di una flotta di piccoli battelli, al contrario della politica che tende a favorire la pesca industriale basata sulla privatizzazione delle quote e delle risorse. Inoltre, il Presidio Slow Food è un elemento per interessare i giovani alla pesca artigianale.

Per rafforzare la filiera locale è necessaria un’innovazione delle strutture di trasformazione e conservazione del pescato. Qui entra in gioco FPT Industrial, che appoggia il progetto di sostenibilità perché si riconosce «nei valori di inclusione sociale, rispetto del paesaggio e dell’ambiente marino, difesa della biodiversità» che sono la “bandiera della Prud’homie”.

La rete Slow Fish di Slow Food ha creato un fondo di resilienza per sostenere questa comunità di pescatori che gioca un ruolo fondamentale nella protezione delle risorse marine, a cominciare dalla limitazione della quantità e tipologia di pescato. 

I pescatori pescano nel Mediterraneo più di 80 varietà di pesci in modo selettivo. L’obiettivo della Prud’homie del Mediterraneo è la protezione della specie, della qualità dell’acqua e dell’habitat, la differenziazione dei pescatori garantendo giuste condizioni per tutti, la protezione sociale, il controllo degli strumenti da pesca, la salvaguardia dagli imprevisti economici.