La pesca sostenibile è indispensabile per salvaguardare le risorse ittiche: riduce gli impatti ambientali, lascia più pesci nel mare, nuoce a un minor numero di animali marini. Il marchio MSC dimostra che i prodotti ittici provengono da operazioni di pesca sostenibile e permette ai consumatori di fare scelte responsabili
Con la pesca sostenibile contano le scelte delle persone
(Rinnovabili.it) – È possibile mantenere il pesce nella nostra e salvaguardare le risorse ittiche? Sì, a patto che la pesca sia sostenibile. MSC (Marine Stewardship Council) – l’organizzazione internazionale che ha messo a punto un programma di etichettatura e certificazione della pesca sostenibile – lavora con le aziende ittiche di tutto il mondo per contribuire a mantenere la salute degli oceani.
La pesca sostenibile di oggi preserva le risorse ittiche di domani: riduce gli impatti ambientali, lascia più pesci nel mare, nuoce a un minor numero di animali marini.
Il marchio MSC dimostra che i prodotti ittici provengono da operazioni di pesca sostenibile: l’ecolabel blu MSC è utilizzata in oltre cento paesi in tutto il mondo per migliaia di prodotti. In questo modo l’etichetta permette al consumatore di fare una scelta ecologica ogni volta che acquista il pesce.
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Come riconoscere la pesca sostenibile certificata?
In base a cosa la pesca si può definire sostenibile? Alla base dello Standard MSC ci sono tre principi:
- la pesca in mare deve lasciare abbastanza pesci affinché questi si possano riprodurre e si possa continuare a pescare nel tempo. In questo modo si assicura anche la sussistenza delle comunità coinvolte nel settore della pesca;
- pescare in modo da avere un impatto minimo sull’ecosistema, così flora e fauna marine potranno prosperare;
- gestire la pesca in modo responsabile rispettando le leggi vigenti e adattandosi ai cambiamenti.
Come si ottiene la certificazione di pesca sostenibile? Le attività di pesca ottengono una certificazione dopo aver superato un processo di valutazione a cura di un ente certificatore esterno.
Anche dopo aver ottenuto la certificazione MSC l’attività di pesca deve continuare a migliorare: è monitorata dall’ente certificatore esterno e deve adeguarsi alle evidenze scientifiche più recenti in materia di sostenibilità.
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Le “Ricette per l’oceano” di MSC
La sostenibilità delle risorse ittiche passa anche dalla nostra cucina. Da tre anni MSC diffonde le sue “Ricette per l’oceano”. Il primo obiettivo è ricordare a tutti che la salvaguardia dell’oceano inizia dalla nostra cucina, o meglio dal nostro carrello della spesa: il punto di partenza del nostro contributo alla sostenibilità della pesca.
Le dieci ricette, elaborate da chef o esperti di cucina di MSC, sono adatte a chi ama o vuole sperimentare una cucina semplice da eseguire ma dal gusto speziato. Sono presenti alcuni ingredienti esotici, facilmente reperibili nei negozi di specialità etniche.
Il Boribap di merluzzo certificato MSC è una delle ricette di quest’anno. È un piatto sud-coreano a base di orzo, merluzzo e gochuang (una pasta di peperocino piccante che si trova facilmente nei principali negozi etnici di ogni città) creato per MSC da Fabrizio Ferrari, chef lecchese stellato Michelin, talmente appassionato di cucina coreana da essersi trasferito con la famiglia in Corea del Sud, dove è diventato una celebrità.
«In Italia come in Corea i prodotti del mare sono il mio ingrediente preferito. Sono estremamente affascinato dalla grande varietà esistente di pesci, crostacei e molluschi. Il pensiero che possano scomparire mi sprona a impegnarmi per proteggerli: è una battaglia che voglio intraprendere insieme a MSC e a quante più persone possibile, perché sono convinto che tutti insieme possiamo proteggere la salute dei nostri mari», afferma Fabrizio Ferrari. Il ricettario, gratuito, è scaricabile dal sito MSC dove si trovano anche le due edizioni precedenti.