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La Guardia Costiera combatte la pesca illegale

Con le festività di fine anno aumenta la richiesta di pesce fresco, e con essa la pesca illegale e le frodi alimentari. La Guardia Costiera alza il livello di attenzione per combattere l’illegalità in campo alimentare al fine di tutelare la risorsa ittica, i consumatori ma anche il comparto pesca, un settore strategico per il nostro Paese

Foto della Guardia Costiera

(Rinnovabili.it) – La Guardia Costiera, come ogni anno, alza il livello di attenzione contro l’illegalità in campo alimentare. Infatti l’avvicinarsi delle feste natalizie comporta un aumento di rischio per le tavole dei consumatori: è un periodo in cui aumentano pesca illegale e frodi alimentari.

L’operazione “Senza Traccia”

L’impegno della Guardia Costiera nel difendere il Made in Italy e contrastare le attività di pesca e immissione in commercio di prodotti illegali non conosce flessione, ma questo periodo dell’anno l’aumentata richiesta di prodotti ittici richiede uno sforzo di controllo in più.

Fino al 24 dicembre uomini e donne della Guardia Costiera saranno impegnati nell’operazione “Senza Traccia”: controlli rafforzati a terra e in mare per prevenire, individuare e contrastare ogni forma di illegalità.

Quali sono le conseguenze dell’illegalità in campo ittico? Prima di tutto l’impoverimento degli stock ittici: una pesca che elude i controlli avviene dove e quando è vietato da regole ben precise volte a salvaguardare la riproduzione dei pesci e il loro sviluppo.

Da un punto di vista commerciale ci sono altri tipi di danni, ovvero una pesca al di fuori delle regole altera il principio di concorrenza leale che è alla base del libero mercato.

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Il coordinamento delle azioni di controllo

Le operazioni di controllo sono coordinate a livello nazionale dal Centro Nazionale di Controllo Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma. A livello territoriale, il dispositivo è articolato sui Centri di Controllo Area Pesca delle 15 Direzioni Marittime regionali.

I dati complessivi per il 2022 relativi al controllo della filiera ittica sono importanti: 100.112 verifiche, accertamento di 4.511 illeciti, chiusura di 20 esercizi commerciali, sequestro di 315 tonnellate di prodotto ittico, sanzioni amministrative per 7.639.521 di euro.

Si tratta di numeriche ben rappresentano il grande lavoro di controllo del settore della pesca svolto dalla Guardia Costiera su incarico del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

Analisi e fase operativa

Nella prima fase di analisi, la Guardia Costiera ha acquisito le informazioni sul territorio e individuato gli obiettivi da ispezionare. La seconda fase, operativa, ha permesso di intervenire sulla pesca e di vigilare sulla grande distribuzione e sugli esercizi commerciali per scongiurare eventuali rischi per i consumatori derivati dal consumo di prodotti ittici non sicuri.

«Con l’operazione complessa “Senza Traccia”, la Guardia Costiera anche quest’anno rinnova il suo impegno per garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti.

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L’obiettivo è quello di tutelare, sotto la direzione del Ministero, la risorsa ittica, i consumatori ma anche il comparto pesca, un settore strategico per il nostro Paese», ha dichiarato l’ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale della Guardia Costiera.