(Rinnovabili.it) – La crisi generata dalla pandemia ha dimostrato la necessità di un’azione coordinata globale per fare fronte a un’emergenza che ai gravi effetti sulla salute aggiunge la recessione economica e la crisi alimentare. In occasione della 32a Sessione della Conferenza Regionale Fao per l’Europa sulla sostenibilità dei sistemi agro-alimentari e le diete sane –ospitata, in forma virtuale, dal Governo dell’Uzbekistan – è stata lanciata la “Food Coalition”, iniziativa proposta dal Governo italiano e guidata dalla FAO: un’alleanza internazionale per venire in aiuto ai paesi maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia nei sistemi agroalimentari. L’obiettivo della “Food Coalition” è rafforzare i sistemi agroalimentari mobilitando risorse finanziarie e competenze tecniche e sostenendo l’innovazione.
«Non ci sono sostenibilità né salute senza scelte consapevoli», ha detto la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova nel suo intervento alla Conferenza FAO. I temi discussi nella Conferenza FAO richiedono uno sforzo comune – sviluppare sistemi resilienti in grado di assicurare cibo sicuro, sano e di qualità – e un approccio olistico che va dalla sostenibilità della filiera alimentare alle problematiche ambientali, economiche e sociali, intendendo con queste anche le condizioni di vita di chi produce cibo (un tema, si sa, molto caro alla ministra Bellanova). Attenzione al territorio, garanzia della qualità dei prodotti e della loro origine devono andare di pari passo con la lotta allo spreco alimentare. L’appello a trovare elementi comuni è anche nell’esortazione ad «accorciare le filiere senza tentazioni protezionistiche e promuovere la diversificazione agricola», come recita anche il documento della FAO.
Con l’impegno della “Food Coalition” la FAO intende incoraggiare i Paesi a raggiungere il Goal 2 (Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile) dell’Agenda Onu 2030. Grazie all’impostazione a “rete di reti”, risorse ed esperienza tecnica potranno convergere sui progetti che si ritiene avranno maggiore impatto.
La “Food Coalition” è complementare al Programma globale di risposta e ripresa dall’emergenza Covid-19 e all’iniziativa “Hand-in-Hand”, creata per accelerare la trasformazione agricola e lo sviluppo rurale sostenibile e porre fine alla fame e alla malnutrizione. Una iniziativa in evidente sintonia con il Goal 1 (Sconfiggere la povertà) dell’Agenda ONU che ha già raccolto l’adesione di oltre 30 Paesi.