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La carne è fresca? Ce lo dice un’app

Un gruppo di ricercatori ha sviluppato un sensore che permette di rilevare con lo smartphone la freschezza della carne confezionata. La scoperta si presta ad applicazioni interessanti: ad esempio può combattere lo spreco alimentare e le malattie di origine alimentare

Foto di James Kern su Unsplash

Lo smartphone “annusa” la carne meglio di noi

(Rinnovabili.it) – Abbiamo un dubbio sulla freschezza della carne? Non siamo sicuri del nostro olfatto? Nessun problema, ora possiamo stare tranquilli perché un’app ci viene in aiuto. Un gruppo di ricercatori dell’Università Koç di Istanbul ha sviluppato un sensore che permette di rilevare con lo smartphone la freschezza della carne confezionata.

Una delle migliori tecniche per verificare se i prodotti “da consumarsi preferibilmente entro” siano effettivamente ancora commestibili è fidarsi dei propri sensi: vista, olfatto e gusto sono sistemi quasi sempre infallibili per accertarsi della perdurante bontà di un alimento. Il sensore messo a punto dai ricercatori dell’ateneo turco è scientificamente affidabile e dà la certezza di non incappare in un prodotto non più buono da mangiare. Poiché lo strumento è in grado di scoprire in tempo reale se la carne sta iniziando a deteriorarsi, svolge un’azione preventiva contro eventuali intossicazioni alimentari.

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Come funziona l’app?

Prima di tutto bisogna installare l’app sul proprio cellulare. Il sensore rileva i gas che gli alimenti emettono quando inizia il loro processo di decomposizione; misurando gli indicatori dei gas determinare il punto di freschezza della carne.

Il sensore rileva le variazioni prima che siano percepibili dall’olfatto di un essere umano, ma la novità veramente dirompente è che i consumatori possono disporre di questo strumento di analisi organolettica sul loro smartphone.

Quindi basta avvicinare l’apparecchio al sensore posto sulla confezione di carne e si ha subito la riposta sulla sua freschezza.

Finora i ricercatori hanno condotto l’esperimento per individuare il deterioramento di prodotti ricchi di proteine, come carne e pesce, ma non escludono di riuscire a mettere a punto uno strumento analogo per altri prodotti alimentari.

Perché è utile

La molla che ha fatto scattare l’idea ai ricercatori è combattere lo spreco alimentare e le malattie di origine alimentare.

Nel mondo si sprecano 1,3 milioni di tonnellate di cibo: se possiamo riconoscere con certezza la freschezza di un alimento forse eviteremmo di gettarlo nella spazzatura.

Ogni anno le malattie di origine alimentare uccidono quasi 400mila persone, tra cui molti bambini.

Il sensore e l’app che ne indica il responso potrebbero fornire risposte interessanti in entrambi i casi.

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