Il progetto Kattivo è nato con l’obiettivo di mettere a punto una tecnologia innovativa per adattare gli irroratori per i trattamenti fitosanitari alla dimensione della vite. Questo sistema permette di risparmiare acqua e prodotti fitosanitari, con beneficio ambientale ed economico
La nuova era dell’agricoltura di precisione 4.0
(Rinnovabili.it) – Dalla sensibilità nei confronti del Pianeta è nato in Toscana il progetto Kattivo, con l’obiettivo di mettere a punto una tecnologia innovativa che riesce ad adattare gli irroratori per i trattamenti fitosanitari alla dimensione della vite.
Kattivo è frutto dal partenariato fra Tenute Ruffino srl (capofila del progetto), la Società agricola San Felice SpA, Erata, l’ente di formazione, consulenza e assistenza tecnica di Confagricoltura Toscana (Erata è anche accreditata presso la Regione Toscana per l’erogazione di servizi di formazione nel settore agricolo), il Crea e il dipartimento di Scienze e Tecnologie agrarie dell’Università di Firenze (DAGRI).
Il finanziamento rientra nel PSR Toscana 2014-2020 (fondi Feasr).
Abbattimento delle emissioni
Con Kattivo l’agricoltura di precisione entra a pieno titolo nelle vigne toscane, già in larga parte green.
Il progetto mira a tutelare la vite e a rendere le coltivazioni più sostenibili dal punto di vista economico – grazie al progettp ci sarà un’enorme riduzione degli sprechi di prodotti fitosantari – ma anche da quello ambientale, perché sarà possibile avere un drastico abbattimento delle emissioni di CO2.
Sensori e ultrasuoni di ultima generazione misurano il volume e la densità della chioma della vite. Un software trasmette queste informazioni agli ugelli che regoleranno la potenza e la dose della miscela in base alla dimensione della pianta.
Il risultato della sperimentazione è un risparmio sensibile di fitofarmaci. Anche chi non dispone di macchinari di ultima generazione potrà installare il kit di aggiornamento senza sostituire la macchina.
leggi anche La preziosa agricoltura eroica delle aree interne
Risparmio di acqua e fitofarmaci
«Sono stati messi a punto degli atomizzatori capaci di ridurre le dosi di fitofarmaci irrorate nelle vigne.
Dalla ricerca che abbiamo condotto abbiamo visto che i kit di aggiornamento funzionano come quelli tradizionali ma con un risparmio di volume di prodotto irrorato, intorno al 30% e dunque un notevole risparmio di acqua.
Il trattamento è dunque più efficiente e sostenibile, e garantisce una copertura dalle malattie», spiega Paolo Carnevali, agronomo della società milanese Ager, esperto in viticoltura di precisione e consulente per il progetto.
Per Paolo Storchi, dirigente di ricerca del Crea, «l’obiettivo di Kattivo è ridurre l’impiego di fitofarmaci e quindi l’impatto ambientale. Si possono ottenere dei sistemi in grado di misurare lo spessore delle piante, come la densità delle foglie.
Con la viticoltura di precisione possiamo realizzare l’intervento dove e quando necessario e nella dose adeguata».