L’insicurezza alimentare continua a crescere
(Rinnovabili.it) – L’insicurezza alimentare continua a crescere e la Commissione Europea ha stanziato un nuovo pacchetto di aiuti umanitari di 210 milioni di euro da distribuire in 15 Paesi il cui stato di emergenza ha raggiunto livelli di estrema gravità.
Negli ultimi cinque anni – soprattutto a causa di conflitti, crisi economiche, conseguenze della pandemia, cambiamenti climatici – l’insicurezza alimentare è cresciuta a ritmi vertiginosi. L’invasione russa dell’Ucraina ha esasperato la situazione impattando sui prezzi di cibo, energia e fertilizzanti, e interrompendo le catene di approvvigionamento. «Paesi che erano già vulnerabili agli shock alimentari si trovano in una situazione drammatica. Dobbiamo agire per evitare la carestia in alcune delle aree più povere del mondo.L’UE è al fianco dei paesi più fragili e oggi estende ulteriormente il suo sostegno a coloro che ne hanno bisogno», ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
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Dall’UE 8 miliardi di aiuti nel periodo 2020-2024
L’Unione Europea è il principale donatore di aiuti umanitari nel mondo. L’assistenza umanitaria finanziata dall’UE è fornita in partenariato con le agenzie delle Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali e le ONG e interviene su insicurezza alimentare, alloggio, assistenza sanitaria, acqua e servizi igienico-sanitari e istruzione in caso di emergenza.
Con questo nuovo pacchetto di aiuti, il sostegno complessivo dell’Unione Europea alla sicurezza alimentare globale ha raggiunto gli 8 miliardi per il periodo compreso tra il 2020 e il 2024. Nel 2022 almeno 205 milioni di persone sono in uno stato di insicurezza alimentare talmente grave da aver bisogno di un intervento urgente: Afghanistan, Etiopia, Nigeria, Sud Sudan, Somalia e Yemen sono a rischio carestia.
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I bisogni superano gli aiuti
Come rileva anche il Global Report on Food Crises 2022 – Mid-Year Update, nonostante molte popolazioni in crisi alimentare ricevano assistenza umanitaria e allo sviluppo, i bisogni continuano a superare il sostegno e le capacità attuali.
I beneficiari degli aiuti umanitari sono:
- Africa occidentale e centrale: 2 milioni di euro in Burkina Faso, 1 milione di euro in Mali, 2 milioni di euro inNiger, 1 milione di euro in Ciad e 4 milioni di euro nella Repubblica centrafricana forniranno assistenza per la sicurezza alimentare, nonché protezione, nutrizione e sostegno ai mezzi di sussistenza.
- Africa orientale e meridionale: 9 milioni di euro in Sudanaiuteranno le popolazioni colpite a fornire servizi di base salvavita di emergenza e assistenza di protezione; 6 milioni di euro in Sud Sudan contribuiranno a potenziare la risposta umanitaria alle emergenze; 10 milioni di euro in Etiopia saranno destinati alla sicurezza alimentare di emergenza, all’assistenza ai mezzi di sussistenza, alla nutrizione, all’acqua e ai servizi igienico-sanitari; 10 milioni di euro in Somalia daranno priorità ai gruppi di popolazione più vulnerabili.
- Medio Oriente: 35 milioni di euro nello Yemen forniranno assistenza alimentare ai più vulnerabili nel nord e nel sud del paese; 15 milioni di euro in Siria sosterranno i più vulnerabili con assistenza alimentare; e 5 milioni di euro in Libano sosterranno i rifugiati vulnerabili e i libanesi per soddisfare i loro bisogni di base.
- Afghanistan: 75 milioni di euro per la crisi regionale afghana affronteranno la drammatica situazione della sicurezza alimentare, con circa 24 milioni di persone bisognose, nonché le esigenze legate all’inverno e alle catastrofi naturali che hanno recentemente colpito il paese;
- America Latina: 30 milioni di euro per la crisi regionale del Venezuela affronteranno i bisogni più urgenti della popolazione, sia all’interno che all’esterno del Paese (in particolare, in Colombia, Ecuador e Perù); 5 milioni di euro nel corridoio arido dell’America Centrale aiuteranno con assistenza alimentare e nutrizione, salute, acqua e servizi igienico-sanitari e protezione.
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Oltre a questi finanziamenti, la Commissione Europea ha già stanziato ulteriori 175 milioni di euro in assistenza umanitaria per sostenere i più bisognosi in Ucraina e Moldova. Inoltre, 10 milioni di euro sono stati assegnati al Pakistan per rispondere alle inondazioni che hanno aggravato l’insicurezza alimentare e la carenza di mezzi di sussistenza delle comunità colpite.