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Insicurezza alimentare e idrica, le due facce di un problema

Un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio da cui risulta che insicurezza alimentare e insicurezza idrica sono due facce di una stessa medaglia. Tanti e diversi sono i fattori che portano a situazioni di grave criticità, ma povertà e cambiamenti climatici sono due elementi che aggravano il quadro generale

Insicurezza alimentare
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(Rinnnovabili.it) – L’insicurezza alimentare si accompagna quasi sempre all’insicurezza idrica. Della prima si parla molto spesso perché garantire cibo sano a una popolazione in crescita sta diventando una questione di non facile soluzione, anche perché non deve impattare sulla salute del Pianeta. Non abbiamo un Pianeta B, ma dovremmo approntare un piano B per la nutrizione.

Fragilità in aumento

Secondo le stime più recenti, circa un decimo della popolazione mondiale soffre la fame e una persona su tre si trova in condizioni di insicurezza alimentare grave. Situazioni che pesano in particolare sui Paesi più fragili, a cui gli effetti dei cambiamenti climatici aggiungono ulteriori complicazioni.

L’insicurezza idrica è invece un tema di cui si parla molto meno. Tuttavia è strettamente legata all’insicurezza alimentare, e comporta anche delle gravi carenze igieniche che sono il primo veicolo di numerose malattie. Disporre di acqua potabile significa poter bere, lavare e cuocere gli alimenti, lavare le mani quando si tocca il cibo. Inoltre, la mancanza d’acqua impedisce di coltivare i terreni.

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Cosa cambia con l’accesso all’acqua potabile

Le università statunitensi Northwestern University e University of South Carolina hanno condotto uno studio in collaborazione con la FAO e l’istituto di ricerche di mercato Gallup da cui risulta con grande evidenza la correlazione fra insicurezza idrica e insicurezza alimentare.

Pertanto, migliorare l’accesso all’acqua potabile sembra essere un fattore determinante per affrontare l’insicurezza alimentare in modo efficace e sostenibile. Dallo studio risulta che chi ha problemi ad accedere all’acqua potabile ha tre volte più probabilità di precipitare nell’insicurezza alimentare. Allo stesso modo, le popolazioni delle regioni dove esistono problemi idrici affrontano contemporaneamente quelli alimentari.

L’insicurezza idrica è un problema di salute globale

L’insicurezza idrica deve essere affrontata come problema di salute globale che ha un impatto sul benessere sociale e ambientale. La ricerca ha analizzato un campione di oltre 31.000 persone di un’età media di 15 anni in 25 Paesi a basso e medio reddito in Africa, America Latina e Asia. Di questi, il 18% è risultato in condizioni di insicurezza idrica con percentuali variabili dal 15% in Asia a oltre il 34% nell’Africa sub-sahariana. Le differenze sono dovute a fattori diversi che vanno dalle condizioni climatiche alle infrastrutture idriche ai servizi sociali.

Il peso della povertà

La povertà, anche in questo caso, gioca un ruolo rilevante: per i più poveri spendere per procurarsi l’acqua vuol dire non avere soldi per nutrirsi. Gli agricoltori preferiscono usare la poca acqua disponibile per irrigare i campi o allevare il bestiame. Allontanarsi in cerca di acqua, inoltre, toglie tempo al lavoro o alla preparazione del cibo. Infine, la mancanza di acqua impedisce di preparare cibi più sani (come pure quelli forniti dai programmi di assistenza alimentare) e fa preferire i cibi trasformati.

Per tutte queste ragioni i ricercatori sono arrivati alla conclusione che insicurezza idrica e alimentare vanno affrontare come un unico problema; in molti casi migliorare l’una migliora automaticamente l’altra.

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