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Innovazione e vino: il Brunello smart è sostenibile

brunello
Via depositphotos.com

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – L’agricoltura, come è noto, è responsabile di circa un terzo delle emissioni di gas serra a cui contribuiscono anche i vigneti. Quanto inquina il vino? Per ogni bottiglia si può calcolare l’emissione di circa un chilo abbondante di anidride carbonica. Un problema a cui da tempo si sta cercando di trovare una soluzione.

Monitorare il vigneto con una piattaforma online

Ad esempio nel Monferrato – altra zona vocata alla viticoltura – alcuni viticoltori, convinti che a una maggiore spinta all’innovazione tecnologica corrisponda un minore ricorso alla chimica nella produzione del vino, hanno creato con la collaborazione del Politecnico di Torino un sistema di connessione delle vigne tramite la piattaforma online iXemWine.

iXemWine è una piattaforma per il monitoraggio del vigneto libera, gratuita e condivisa che permette di monitorare, salvare nel cloud e analizzare i dati. Si parte installando i sensori per monitorare la salute dei terreni e delle piante; i dati del vigneto vengono salvati nel cloud e sono sempre consultabili e controllabili; infine la piattaforma permette di visualizzare, analizzare e confrontare con gli algoritmi direttamente sullo smartphone. Chi vuole potrà condividere i propri dati con gli altri utenti della piattaforma.

Perché conviene utilizzare questa tecnologia? Il monitoraggio con i sensori permette di sapere se e quando una coltura ha un problema (e quale) e quindi necessita di un intervento: questo significa anche la certezza di fare solo i trattamenti necessari. Il costo delle apparecchiature è contenuto, specie se confrontato al risparmio generato dall’ottimizzazione; tuttavia, se non si possiedono i sensori, sulla piattaforma iXem si possono visualizzare i dati più recenti misurati dai sensori pubblici (che sono in aumento e presenti su tutto il territorio nazionale). L’installazione è semplice, come la manutenzione.

L’esperimento del Brunello

Ogni tipo di vino ha un’impronta ecologica che parte dalla vigna e arriva alla tavola, ma il punto di partenza è la terra. In molte cantine della California, famosa per i suoi vini, è iniziata una gestione particolarmente attenta del terreno che risponde a precisi protocolli di sostenibilità ambientale.

I produttori di Brunello di Montalcino sembrano sensibili a certi temi: infatti uno su quattro si è già convertito – o è in procinto di farlo – a pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

Con l’obiettivo di diminuire l’impatto ambientale del vino, a Montalcino sta per partire Off Wine, un progetto sperimentale per ridurre le emissioni e rendere il vigneto più sostenibile. La parte agronomica del progetto è curata dalla startup Pixag.

L’esperimento si svolge su poco più di un ettaro dove prima c’erano pascoli e piante da foraggio; anche se non c’è mai stato un vigneto, il terreno sembra adatto al Sangiovese (il vitigno da cui si produce il Brunello).

L’innovazione cambia (in meglio) l’agricoltura

In collaborazione con il Consorzio del Brunello di Montalcino, per le aziende del territorio è disponibile gratuitamente GEAPP, una piattaforma in cloud digitale per programmare, tracciare e gestire tutte le attività di un’azienda agricola. La web app di GEAPP consente di gestire al meglio le strategie di agricoltura di precisione; la mobile app rende tutti i dati disponibili e consultabili da smartphone e tablet.

GEAPP, sviluppata da Copernico, permette di consultare i dati meteo live di 12 centraline; la lettura ogni 3 minuti dei dati relativi a temperatura e umidità dell’aria; bagnatura fogliare; velocità, raffica e direzione del vento; punto di rugiada; radiazione solare. Inoltre, mette a disposizione le previsioni meteo a 7 giorni e gli indici satellitari Sentinel, fogli e particelle catastali, le ortofoto 1954 per verificare quali aree oggi boscate siano recuperabili a coltura.

È interessante (e perché no, anche affascinante) comprendere come l’innovazione tecnologica stia cambiando l’agricoltura, razionalizzandone i sistemi e rendendola più amica dell’ambiente. Tra le varie funzioni di GEAPP, ci sono il tracciamento dell’attività aziendale, la gestione dei campi e il piano colturale, la compilazione in automatico del quaderno di campagna anche per le aziende biologiche, i dati agrometeo e ambientali, il monitoraggio e la registrazione di prodotti fitosanitari, diserbanti e fertilizzanti per usarne lo stretto necessario, la gestione del magazzino, la gestione delle attrezzature e il loro calendario di manutenzione, la gestione del personale.

Piantare riducendo le emissioni di anidride carbonica

La particolarità del progetto Off Wine è di piantare le barbatelle (ovvero la piantina di vite ottenuta dal tralcio di una vite adulta che viene interrato e innaffiato finché sviluppa le radici, la cosiddetta “barba”. A quel punto la piantina è autonoma e può essere messa a dimora) senza lo scasso del terreno, per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Il suolo infatti contiene carbonio, ed eliminare le lavorazioni del terreno evita di liberare i gas serra. Saranno utilizzati portainnesti resistenti ai parassiti e alle muffe; le piante saranno allevate ad alberello per proteggerle dalla siccità e irrigate a goccia.

La vigna di Off Wine sarà monitorata dai satelliti Sentinel per intervenire solo quando sia necessario. Non è stato deciso quale vitigno piantare nel terreno del progetto Off Wine, e quindi quale sarà il vino. Ma questa è quasi una questione secondaria: il nodo centrale dell’esperimento è misurare le emissioni del vigneto e stabilire l’impronta carbonica di ogni bottiglia di vino.

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