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Innovazione, agricoltura e giovani: un triangolo vincente

L’agricoltura è uno dei settori produttivi che registrano in alto tasso di innovazione. La presenza di giovani imprenditori è sicuramente determinante, e un aiuto arriva anche da programmi di formazione e dagli acceleratori per le startup

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Agricoltura, uno dei settori più orientati all’innovazione

(Rinnovabili.it) – L’innovazione in agricoltura sembra fortunatamente destinata a un avanzamento inarrestabile, anche grazie all’atteggiamento positivo dei giovani imprenditori under 35 che operano nel settore. È opportuno ricordare che per innovazione non si intendono solo i sistemi che razionalizzano le coltivazioni e mirano ad aumentare le produzioni: oggi è sinonimo di rispetto dell’ambiente.

La spinta all’innovazione dei giovani agricoltori

L’agricoltura è uno dei settori produttivi che dimostrano maggiore propensione all’innovazione. Le imprese agricole guidate da giovani sono più digitalizzate, multifunzionali e competitive.

Negli ultimi dieci anni le aziende agricole guidate da under 35 sono diminuite e molte non riescono a decollare compiutamente; sono ancora troppo poche se pensiamo alle molte potenzialità che offre il settore. Tuttavia, permane una certa vivacità nonostante si risenta negativamente delle difficoltà dovute alla mancanza di infrastrutture per la digitalizzazione e a una burocrazia troppo spesso farraginosa e scoraggiante.

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Cambia la figura dell’imprenditore agricolo

I numeri del settimo Censimento generale dell’Agricoltura curato dall’Istat (pubblicato a settembre 2022) cambiano radicalmente la figura dell’imprenditore agricolo: sono 20mila i giovani laureati impegnanti nel settore.

Colpisce il fatto che di questi solo 4.700 sono laureati in Agraria (o materie in qualche modo affini, come biologia o chimica), 15mila avevano seguito altri percorsi ma poi si sono appassionati all’agricoltura o hanno rilevato aziende di famiglia.

I numeri restano comunque considerevoli a tutti i livelli di formazione. Infatti i giovani imprenditori diplomati (14mila hanno un titolo di studio in agraria) gestiscono più di 52mila aziende agricole; 6mila aziende sono invece gestite da giovani con un titolo professionale non agrario e 4mila da chi ha un titolo triennale nel settore agrario.

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Gli acceleratori per le startup

È sempre più frequente incontrare programmi di formazione (come il progetto BetAcademy di Italia Zuccheri-Coprob e Agri2000Net) o di accelerazione per le startup. Tra questi ultimi rientra Foodseed, l’acceleratore di Cassa Depositi e Prestiti promosso da Fondazione Cariverona e Unicredit. L’obiettivo di Foodseed è supportare le startup italiane a intraprendere iniziative efficaci, sostenibili e innovative lungo tutta la filiera Food Tech, dal campo alla tavola.

Farming for Future è il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dell’AgriFood Tech nato su iniziativa di CDP Venture Capital in collaborazione con To Seed e realizzato insieme ad atenei e centri di ricerca italiani dell’AgriFood Tech. L’obiettivo è lanciare sui mercati globali le innovazioni più rivoluzionarie sviluppate dagli scienziati italiani e dare una spinta alla sostenibilità del settore.