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Nasce l’Osservatorio UE sulla filiera agroalimentare

Il 17 luglio si è tenuta la riunione inaugurale del gruppo di esperti che dovrà consigliare la Commissione su come intervenire per rendere più economicamente e socialmente giusta e sostenibile la filiera agrifood. L’iniziativa fa parte della risposta UE alle proteste dei trattori

Osservatorio UE filiera agroalimentare: “Ristabilire fiducia tra operatori”
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All’Osservatorio UE sulla filiera agroalimentare partecipano 53 associazioni di categoria

Analizzare a fondo i punti deboli e le distorsioni nella filiera agroalimentare. Garantire più trasparenza su costi e margini di profitto. Individuare i nodi su cui intervenire con politiche a livello europeo per ricostruire la fiducia tra tutti gli attori della filiera, da contadini e allevatori ai rivenditori. Sono gli obiettivi dell’Osservatorio UE sulla filiera agroalimentare, inaugurato il 17 luglio con la prima seduta.

L’Osservatorio UE sulla filiera agroalimentare è uno dei tasselli principali di cui si compone la risposta della Commissione UE alle proteste dei trattori dei mesi scorsi, insieme a una futura revisione della direttiva sulle Pratiche Commerciali Sleali e a modifiche ad hoc alle regole del mercato unico. Nel frattempo, l’esecutivo UE ha già indebolito in modo strutturale i requisiti verdi per l’accesso ai sussidi della politica agricola comune, rispondendo così a una delle critiche principali sollevate dal settore. Ma venendo meno a uno dei caposaldi del Green Deal e esentando, ancora una volta, agricoltura e allevamento dal compiere la loro parte di sforzi per raggiungere gli obiettivi sul clima.

“Negli ultimi mesi, gli agricoltori di tutta Europa hanno espresso una serie di preoccupazioni riguardo alle sfide che devono affrontare. Uno dei principali problemi emersi è stato il senso di malcontento e sfiducia nel funzionamento della filiera alimentare, sollevato dagli agricoltori che ritengono che il loro lavoro non sia sufficientemente ricompensato”, ha ricostruito il commissario uscente all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski. “Allo stesso tempo, altri attori, come trasformatori e rivenditori, si sono sentiti presi di mira ingiustamente. È proprio questa mancanza di fiducia e fiducia che la Commissione desidera affrontare”.

Gli scopi dell’Osservatorio UE sulla filiera agroalimentare

Formalmente, l’Osservatorio UE sulla filiera agroalimentare riunisce rappresentanti dei Ventisette paesi membri dell’UE e dei portatori di interesse di tutti gli anelli della filiera (53 enti in tutto, inclusi big come COPA). Il loro compito è supportare la Commissione nell’individuare le azioni più incisive per affrontare alla radice alcune delle ragioni delle proteste dei trattori, sostenute anche da molte organizzazioni di categoria a livello nazionale ed europeo.

In concreto, i partecipanti all’Osservatorio UE sulla filiera agroalimentare sono chiamati a:

  • condividere informazioni sull’evoluzione nei mercati alimentari dei prezzi di input e output, della struttura dei costi e della distribuzione dei margini e del valore aggiunto lungo la filiera alimentare;
  • scambiare informazioni sulle pratiche commerciali (compresi gli accordi contrattuali);
  • supportare la Commissione nel promuovere la trasparenza lungo la catena di approvvigionamento e ottimizzare l’uso delle risorse esistenti;
  • contribuire a formulare le future risposte politiche della Commissione e di altri decisori politici.

Nel medio termine l’obiettivo dell’Osservatorio sarà quello di sviluppare metodologie e indicatori per valutare e monitorare la struttura dei costi, la distribuzione dei margini e del valore aggiunto.

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.