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Novel food, chiesta la prima autorizzazione per portare il foie gras coltivato nei mercati globali

Tra i novel food fa il suo ingresso il foie gras, cibo di lusso che fa parte della tradizione gastronomica francese ma proibito in alcuni paesi per la crudeltà verso gli animali. Certamente non è un prodotto destinato a salvare l’ambiente né a garantire la sicurezza alimentare nei paesi svantaggiati

Image by takedahrs from Pixabay

Tra i novel food arriva un cibo di lusso come il foie gras

I novel food vogliono accedere ai mercati globali anche producendo foie gras. La startup alimentare Gourmey, che ha sede a Parigi, ha fatto richiesta per ottenere l’approvazione per accedere a cinque mercati globali (Unione Europea, Svizzera, Singapore, Stati Uniti, Regno Unito) e ha preparato un dossier in linea con i regolamenti dell’EFSA (l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare).

Le società high tech investono nei novel food

Con uno stabilimento di circa 14mila metri quadrati, Gourmey ha costruito il più grande laboratorio di carne coltivata in Europa anche grazie agli ingenti investimenti di società high tech.

Gourmey fa parte di un consorzio di 35 membri del progetto di ricerca FEASTS (Fostering European Cellular Agriculture for Sustainable Transition Solutions) finanziato dal programma europeo Horizon, che si impegna a far conoscere il ruolo della carne e del pesce coltivati nel sistema alimentare.

Il prodotto di punta di Gourmey è il foie gras. Com’è noto, in alcuni paesi ne è stata proibita la produzione perché l’alimentazione forzata di anatre e oche per ottenerlo è ritenuta una pratica crudele.

Gli chef vogliono servire il foie gras sostenibile

Non a caso, Gourmey è supportata da una rete globale di partner di cui fanno parte, tra gli altri, distributori di cibo di fascia alta e chef che vogliono continuare a proporre il foie gras nei loro menù senza sensi di colpa.

Finora tutte le startup che hanno iniziato a produrre carne coltivata hanno addotto come ragione il dovere di salvare l’ambiente e garantire la sicurezza alimentare della popolazione mondiale che sfiorerà i dieci miliardi nel 2050. Infatti si prevede che la domanda di proteine raddoppierà.

Quello che nel caso di Gourmey fa la differenza è l’obiettivo esclusivamente economico che mette dietro alle spalle gli obiettivi etici e morali che finora hanno sostenuto i paladini della carne coltivata.

Infatti il foie gras è un alimento di lusso, inutile girarci intorno. Ci sembra infatti impossibile che diventi un alimento utile a sconfiggere la fame.

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