Novità nel panorama della carne coltivata, che potrebbe diventare un ingrediente del cibo per cani. Nel Regno Unito un’azienda che produce carne coltivata ha iniziato una partnership con marchi di alimenti per animali domestici
Carne coltivata nel cibo per cani, cosa farà l’UE?
E se la carne coltivata diventasse cibo per cani? È quello che sta per succedere nel Regno Unito, stando a quanto ha dichiarato Meatly, l’azienda britannica che già produce carne coltivata: «real meat made better», come recita il loro slogan.
La partnership per produrre cibo per cani a base di carne coltivata
Meatly ha iniziato una partnership con alcuni marchi di alimenti per animali di consolidata esperienza per avviare la produzione di una nuova linea a base di carne coltivata di pollo, ricca di sostanze nutrienti, assicurando che sarà sana e sostenibile.
L’intero processo di produzione sarà monitorato in ogni passaggio, con la garanzia che non conterrà sostanze chimiche.
Meatly parte dal principio che il 20% della carne viene impiegata per nutrire gli animali domestici: considerando quanto inquinano gli allevamenti, è arrivato il momento di pensare a una soluzione nutriente ma con un minore impatto ambientale.
Tra l’altro, il mercato del cibo per cani è in crescita e le previsioni in questo senso sono rosee: solo per quest’anno si aspetta un aumento delle vendite del 5% che supererà i 151 miliardi di fatturato.
Un cane e una persona hanno la stessa impronta ecologica
Per capire meglio la situazione, è utile leggere lo studio The relative benefits for environmental sustainability of vegan diets for dogs, cats and people pubblicato in “Plos One”.
Lo studio analizza l’impatto ambientale rispetto al consumo di cibo. La conclusione sorprendente è che l’impronta ecologica di un cane di taglia media equivale a quella di una persona.
Quello che fa ulteriormente riflettere è che nel 2020, negli Stati Uniti, cani e gatti hanno consumato circa il 20% del bestiame allevato nel paese.
Pertanto, secondo Meatly, produrre cibo per cani a base di carne coltivata è la risposta etica e sostenibile alle esigenze di protezione ambientale.
Un aspetto a cui raramente pensano i proprietari di animali domestici è che per nutrire i loro amici a quattro zampe si devono uccidere altri animali.
Il cibo per cani a base di carne coltivata può quindi rappresentare la giusta soluzione per mettere d’accordo la riduzione dell’impatto ambientale con l’amore per gli animali: partendo da un uovo si produrre un’infinità di carne.
Le posizioni in Europa
Come è noto, l’Italia ha approvato una legge che vieta la produzione, il consumo e la commercializzazione di carne coltivata, e la Francia ne ha seguito le orme.
In Spagna, al contrario, il colosso brasiliano JBS (forse il più grande produttore di carne mondiale) BioTech Foods (che produce carne coltivata) hanno unito le forze e stanno costruendo un impianto per la fabbricazione di carne coltivata che sarà probabilmente il più grande d’Europa.
Il dibattito in seno all’UE è ancora molto acceso. Sicuramente la scelta del Regno Unito rimescola le carte in tavola: finora si era parlato di carne coltivata solo per l’alimentazione umana.
Con l’apertura di questo nuovo scenario la carne coltivata farà sempre parte delle cosiddette proteine alternative o entrerà stabilmente nel cibo per cani e gatti?