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Il progetto fishRISE per l’acquacoltura sostenibile

L’obiettivo del progetto fishRISE è aumentare la produttività dell’acquacoltura, oltre alla sua sostenibilità economica, sociale e ambientale. Tra gli elementi di interesse, la creazione di un’applicazione web di assistenza che, tra l’altro, monitora le variazioni di temperatura del mare

Immagine di frimufilms su Freepik

fishRISE, aumentare l’acquacoltura sostenibile

Il primo obiettivo del progetto fishRISE (Remote Intelligent Sustainable aquaculturE system for Fish) è aumentare la produttività dell’acquacoltura, ma anche la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Nella progettazione di fishRISE – che riguarda sia l’acquacoltura a terra che quella offshore – ha avuto un ruolo di primo piano il CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), in particolare con l’IESP (Istituto per la Previsione del Sistema Terra).

fishRISE è cofinanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, coordinato da Xenia Progetti ed ha 11 partner tra istituzioni e piccole e medie imprese.

Un portale web per le previsioni marine

Il CMCC ha creato un portale web per le previsioni marine che permette di visualizzare attraverso mappe georeferenziate i dati ad altissima risoluzione disponibili per l’area di interesse.

Oltre a questo, il CMCC ha progettato per i siti di interesse del progetto anche un Sistema di Supporto alle Decisioni (Decision Support System, DSS).

Il DSS è un’applicazione web appositamente progettata per assistere quanti sono coinvolti a vario titolo in progetti di acquacoltura e hanno bisogno di monitorare e rispondere a potenziali anomalie.

Ad esempio, come conseguenza del cambiamento climatico si può verificare un riscaldamento della temperatura del mare: il DSS li avvisa del cambiamento in atto affinché possano adattare l’alimentazione.

Infatti i pesci tendono a mangiare meno quando sono stressati da temperature più alte: ridurre il cibo previene il deposito del mangime eccedente, che potrebbe causare problemi come la mancanza di ossigeno.

Proiezioni per i prossimi 30 anni

Il CMCC ha sviluppato modelli idrodinamici e dello stato del mare ad alta risoluzione per il Mare Adriatico oltre a un modello fisico-biogeochimico accoppiato ad alta risoluzione per tracciare la dispersione dei residui di mangime dalle gabbie.

Inoltre, ha curato le proiezioni per i prossimi 30 anni; queste aiuteranno comprendere i potenziali impatti dei cambiamenti climatici sulle attività di acquacoltura.

Sempre nell’ambito del progetto fishRISE, il CMCC ha rilasciato a ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) alcuni dati storici ad alta risoluzione con cui l’Istituto ha creato mappe di idoneità all’acquacoltura lungo le coste della Puglia.

Quindi, si potranno identificare ulteriori siti potenziali per l’acquacoltura.

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