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Tre imprenditrici agricole tra i nuovi cavalieri del lavoro

(Rinnovabili.it) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato 25 nuovi cavalieri del lavoro, e tra questi ci sono tre imprenditrici agricole. Tre nuovi fiori all’occhiello di Confagricoltura.

Il capo dello Stato ha firmato i decreti su proposta del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e di concerto con quello delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

Le tre imprenditrici appartengono a settori diversi: vitivinicolo, verde, alimentare. Ma vediamole da vicino.

103 anni e non sentirli

Chiara Soldati, di Alessandria, dal 1998 è l’amministratore delegato dell’azienda agricola di famiglia La Scolca che in Piemonte produce il vino Gavi dei Gavi.

A breve La Scolca, che esiste da 103 anni, dovrebbe conseguire la certificazione FSSC 22000/ISO 22000 e la certificazione di sostenibilità Equalitas.

Più di dieci etichette, una produzione annuale di circa 680mila bottiglie, 200 chilometri di filari distribuiti su 50 ettari coltivati, 27 dipendenti.

La Scolca è uno degli ambasciatori del vino italiano nel mondo. L’imprenditrice, infatti, ne ha sviluppato il marketing e la presenza sui mercati esteri, raggiungendo un export di oltre il 70%.

Nel 2018 ha realizzato una nuova cantina dotata di laboratorio di analisi per un controllo costante della qualità. La tecnica di vinificazione a freddo consente di mantenere inalterate le proprietà dell’acino e dei precursori degli aromi dalla pressatura alla fermentazione.

La Scolca, nonostante le attuali criticità, è riuscita a «mantenere intatti gli standard qualitativi di coltivazione e produzione, proseguendo gli investimenti già previsti e aumentando di due unità il suo organico.

In una visione di inclusività e di apertura che possa essere un modello avanzato nell’ambito di un progetto per un’agricoltura moderna e lungimirante per affrontare le molte sfide future».

La signora dei fiori

Rosi Zuliani Sgaravatti, friulana d’origine ma residente in Sardegna da quarant’anni, dal 1997 è l’amministratore unico di Sgaravatti Geo Srl, azienda attiva nella progettazione e realizzazione di aree verdi e parchi in Italia e all’estero.

La storia dei fratelli Sgaravatti inizia nel 1820. Oggi l’azienda ha raggiunto i massimi livelli nel settore florovivaistico e i garden center hanno diverse certificazioni di qualità.

Opera in Sardegna con tre garden center, 32 ettari di vivaio e 2.500 mq di serre, più di 140 dipendenti di cui 78 addetti tra ingegneri, agronomi e architetti del verde.

Alla scomparsa del marito, l’imprenditrice assume la guida dell’azienda e ne sviluppa l’internazionalizzazione con progetti in Ucraina, Georgia, Azerbaijan, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Caraibi e altri Paesi.

Sgaravatti ha avviato in collaborazione con l’Università di Cagliari il progetto BICAP per la bonifica ambientale di terreni contaminati da metalli pesanti e idrocarburi.

Con una selezione di 247 varietà di Hibiscus rosa-sinensis, la Sgaravatti Geo srl vanta una delle principali collezioni a livello europeo.

Promuovere l’Umbria attraverso i tartufi

Olga Urbani, imprenditrice di Perugia, dal 2010 è presidente di Urbani Tartufi Srl, azienda di famiglia leader nella raccolta, trasformazione e commercializzazione di tartufi con una quota del mercato mondiale del 70%. Urbani Tartufi quest’anno compie 170 anni.

Dopo la laurea, Olga Urbani entra in azienda con incarichi di crescente responsabilità. Ne consolida la presenza sui mercati esteri con l’apertura di nuove sedi e ampliando le linee di prodotto fino a raggiungere oltre 600 referenze a base di tartufo comprensive di salse, condimenti e prodotti da forno.

L’imprenditrice è anche la fondatrice dell’Accademia del Tartufo, un centro tecnologico e gastronomico dove portare le proprie conoscenze sul tartufo e scambiarle con gli altri: non una scuola di cucina, ma una scuola di cultura del cibo e del buon vivere.

Volete realizzare una tartufaia? Dal 2017 Urbani è l’unica azienda del settore attiva nella produzione, assistenza alla coltivazione e vendita di alberi da tartufo con Truffleland.

La Fondazione Paolo Urbani è invece dedicata ai giovani cuochi con borse di studio, eventi e programmi formativi

Oggi Urbani Tartufi opera con due stabilimenti in Umbria, 14 sedi tra l’Italia e l’estero e 5 marchi. L’export è pari all’80%. Occupa 150 dipendenti.

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