Tecnologie satellitari e AI generativa
Come controllare i flussi di pesca nelle aree protette? In Italia è stato concluso il primo progetto di salvaguardia delle aree marine che fa uso di tecnologie satellitari.
Axitea è un Global Security Provider che integra servizi di vigilanza con tecnologie innovative dove si incrociano informatica, telecomunicazioni, controlli, automazione e Internet of Things.
I servizi di Axitea spaziano dalle attività di presidio del territorio alla gestione di piattaforme e soluzioni tecnologiche, dal monitoraggio satellitare alla protezione di infrastrutture ICT.
Conoscere le risorse marine e ottimizzare i flussi di pesca
Il progetto innovativo sviluppato da Axitea permette di conoscere le risorse marine e ottimizzare i flussi di pesca per far crescere l’economia locale in modo che abbia un basso impatto ambientale.
«Unendo le nostre avanzate tecnologie di sicurezza e monitoraggio delle flotte e il supporto dell’AI generativa abbiamo creato una soluzione pronta all’uso, che non richiede ulteriori sforzi o competenze specifiche da parte dei pescatori o della direzione dell’AMP.
Il sistema restituisce informazioni fondamentali, basate sull’analisi dei dati, che aiutano a prendere decisioni informate per innalzare la protezione dell’area.
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Un progetto facilmente replicabile
Inoltre, una caratteristica fondamentale di questo progetto è la sua facile replicabilità.
Il mix di tecnologie e competenze umane che abbiamo creato si può facilmente riprodurre in altre aree marine protette, a vantaggio della salvaguardia di una risorsa così importante per l’economia italiana come il mare», ha dichiarato Giorgio Triolo, Technical Presales for Digital Security Services Manager di Axitea.
L’Area Marina Protetta (AMP) Isole dei Ciclopi – che si trova in Sicilia nel Comune di Aci Castello – è stata scelta per testare il primo progetto di questo tipo realizzato in Italia: si tratta dell’applicazione di tecnologie satellitari per il monitoraggio e il controllo dei flussi marittimi.
Il sistema di sensori GPS messo a punto da Axitea e combinato con l’AI generativa, traccia gli spostamenti delle barche che operano nell’area in tempo reale e in modalità anonimizzata.
I dati su qualità e quantità del pescato
La prima sperimentazione ha riguardato una dozzina di barche e piccoli pescherecci nell’Area Marina Protetta: ha monitorato i loro percorsi e i punti di sosta per la pesca nelle aree in cui la velocità di navigazione è compresa tra 0 e 15 Km/h.
Al rientro in porto, i dati raccolti vengono incrociati con quelli relativi a quantità e qualità del pesce pescato. In tal modo è possibile avere un quadro realistico dello stato delle risorse ittiche della zona.
È la prima volta che si applica la tecnologia satellitare in un progetto di controllo dei flussi di pesca. Se da un lato è utile alla salvaguardia delle risorse ittiche, dall’altro ottimizza le attività di pesca sia per quanto riguarda la resa che per l’impatto ambientale.
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Gestione e protezione delle risorse
«Da tempo pensavamo a una mappatura delle risorse, attività propedeutica a ogni tipo di iniziativa tesa alla loro protezione, ma anche a un’ottimizzazione dei flussi di pesca.
Poi il Ministero dell’Agricoltura ha invitato le Aree Marine Protette Italiane a presentare progetti per la definizione di piani per la pesca sostenibile nell’ambito della programmazione europea FEAMP.
Il progetto pensato nel suo disegno ottimale però non era stato mai avviato, principalmente per motivi di disponibilità di una tecnologia adeguata e prezzi gestibili, finché non abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con Axitea», spiega Riccardo Strada, direttore dell’Area Marina Protetta Isole Ciclopi.
«Si tratta di un progetto assolutamente innovativo, che non ha uguali in Italia, e che permette di ottenere una fotografia sempre aggiornata dello stato attuale dell’Area.
I dati che raccogliamo ci permettono di interpretare il presente, e di conseguenza di effettuare proiezioni future su cui prendere le nostre decisioni in ottica di gestione e protezione delle risorse».