Il Festival di Sanremo è una grande vetrina della canzone e del florovivaismo italiano: i fiori che decorano il palco del Teatro Ariston e stupiscono per la loro bellezza sono un altro capolavoro del nostro Paese.
Anche quest’anno, i bouquet che artiste e ospiti del Festival di Sanremo riceveranno in omaggio saranno prodotti dal florovivaismo ligure.
Tanta ricerca dietro alla bellezza
Come sottolinea Luca De Michelis, presidente dei florovivaisti di Confagricoltura, «i fiori liguri sono un brand che il mondo ci invidia e, al pari della canzone, sono ambasciatori del Made in Italy».
De Michelis ha ricordato anche il “dietro le quinte” del florovivaismo ligure.
È in questa Regione che si fa la quasi totalità della ricerca varietale del settore, da cui derivano migliaia di brevetti sulle varietà più belle e resistenti.
Il Festival di Sanremo è quindi anche un’occasione per celebrare la ricerca, che in Liguria si porta avanti dall’inizio dell’Ottocento.
La Liguria è leader nazionale nella produzione di piante e fiori. Tradotto in cifre, vuol dire che rappresenta il 30% della produzione italiana (386 milioni di euro) e il 14% del valore di tutto il florovivaismo italiano.
Crescono la produzione e l’export di fiori
Nel 2021 il florovivaismo italiano ha quasi raggiunto il 2,8 miliardi di euro, ed è cresciuto complessivamente del 5% rispetto all’anno precedente. Secondo il Salone internazionale del Verde Myplant & Garden (Fiera Milano-Rho, 22-24 febbraio) «è il dato più alto delle ultime annate prese in esame».
Oltre alla Liguria, Toscana, Sicilia, Lombardia, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte sono le regioni con la più alta produzione del florovivaismo nazionale.
La Liguria, in particolare, ha il primato di aziende che coltivano i fiori en plein air; Toscana e Lombardia hanno principalmente attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali, mentre in Campania si coltivano soprattutto fiori in coltura protetta.
Nel 2021 è cresciuto anche l’export di prodotti orto-florovivaistici: 1.143 milioni di euro, contro i 903 dell’anno precedente.
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Il Festival di Sanremo premia il bouquet più bello
Quest’anno i più famosi flower designer si sono sfidati nel concorso che premia “il bouquet del Festival di Sanremo” sul tema Sanremo È il fiore.
Un tema che vuole sottolineare un legame tra il florovivaismo e il territorio che dura da più di duecento anni.
I fiori protagonisti della sezione Sanremo Anni Sessanta sono garofani, bocche di leone, strelizie e altre cultivar liguri; la sezione Sanremo d’oggi ha preferito ranuncoli, anemoni ed eucalyptus.
I sostegni al settore
Oltre ai successi, le aziende florovivaistiche devono affrontare anche molte criticità. L’impennata dei costi energetici ha messo in grave difficoltà molte imprese. A sostegno del comparto, sono stati previsti degli interventi per aiutare le aziende ad affrontare i rincari nel caso che nel periodo 1° marzo-31 agosto 2022 i costi per l’acquisto di energia elettrica, gas metano, GPL, gasolio, biomasse abbiano superato di almeno il 30% quelli del 2021.
L’aiuto sarà pari al 30% dei maggiori costi sostenuti. Il periodo per la presentazione delle domande va dal 25 gennaio al 27 febbraio 2023.
Simbolo di sostenibilità
Infine, ci piace ricordare che il florovivaista è stato anche protagonista dei presepi dello scorso Natale. È questa la statuina che Fondazione Symbola, Coldiretti e Confartigianato hanno scelto come personaggio simbolo del 2022 per ricordare le aziende di un settore strategico per la nostra economia che ha continuato a produrre nonostante le difficoltà.
Da un lato la statuina celebra il valore di aziende impegnate nella produzione e nella cura del verde e della biodiversità, ma esalta anche questa espressione dell’artigianato e la sua sostenibilità economica, sociale e ambientale.