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HubFarm, l’agricoltura hi-tech è più sostenibile

La tecnologia nell’agricoltura di domani, arriva Agridigit
Credits: : Andrii Yalanskyi -123rf

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Confagricoltura punta su innovazione e tecnologia. Con HubFarm, la piattaforma tecnologica e digitale che sta sviluppando con Microsoft Italia e Reale Mutua, Confagricoltura apre la strada ai campi hi-tech.

HubFarm è un passo importante per realizzare quella transizione ecologica che richiede l’Europa, ma che è soprattutto un’esigenza imperativa per la salute ambientale. L’agroalimentare si conferma un settore strategico che il digitale renderà più efficiente e competitivo.

Il futuro green dell’agricoltura

«L’agricoltura deve superare i gap che ancora fermano la crescita e la competitività. Il nostro obiettivo è riposizionare le imprese agricole al centro del contesto economico nazionale, aggregandole in un’unica piattaforma con gli sviluppatori e con gli incubatori tecnologici, oltre che con il mondo della ricerca, con l’agroindustria più avanzata, con partner tecnologici, con player di altissimo livello», ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

L’accelerazione tecnologica è fortissima, «quello che non abbiamo fatto in 40 anni lo abbiamo fatto in pochi mesi». Non sarà tutto semplice, sappiamo bene che la transizione avrà dei costi, ma saranno più alti i costi del non farla.

Nel definire il futuro green dell’agricoltura, l’intenzione di Confagricoltura è anche quello di non lasciare indietro nessun agricoltore, né al Nord né al Sud. Come spiega Giansanti, si devono garantire il giusto reddito agli agricoltori e prezzi equi ai consumatori, ma c’è di più.

Nel mercato globale vanno garantite anche la qualità dei prodotti e la competitività delle imprese, non ci si può accontentare solo del Made in Italy: mantenere il valore del marchio è un impegno che deve andare di pari passo con la sostenibilità.

HubFarm, una piattaforma di facile accesso

La semplificazione è un altro tema giustamente caro a Confagricoltura: HubFarm deve essere di facile accesso per semplificare l’amministrazione e la gestione dell’azienda, anche questo contribuisce alla transizione ecologica.

Il presidente di Confagricoltura afferma in modo chiaro che gli agricoltori sono i primi a beneficiare di un ambiente sano: «Quale agricoltore inquina il proprio pozzo quando l’acqua gli è necessaria per irrigare?».

Per questo dopo l’agricoltura 4.0, Confagricoltura si tra preparando per «l’agricoltura 5.0 grazie alla quale la sostenibilità economica dovrà coniugarsi con quella ambientale per vincere la sfida di produrre di più con minore impatto sull’ambiente».

Agricoltura hi-tech non vuol dire Ogm

Sgombriamo subito il campo da equivoci di base. L’agricoltura hi-tech di HubFarm non ha nulla a che vedere con gli Ogm. Si tratta di Internet of Things, big data, servizi digitali ad alto valore aggiunto per le imprese agricole, agricoltura di precisione, tracciamento della filiera agroalimentare, sensori e droni che segnaleranno agli agricoltori come e quando intervenire sul campo e permetteranno migliori produzioni agricole con risparmio idrico e minore ricorso alla chimica.

Oggi è già possibile fare previsioni di lungo termine con una localizzazione su circa 80 chilometri: gli algoritmi in agricoltura aumenteranno la risoluzione e la precisione delle previsioni climatiche.

«È il momento di accelerare sulla ripresa del Paese, partendo dai settori chiave come quello dell’agricoltura che sostiene un mercato strategico come quello dell’agrifood italiano. Il digitale consente, partendo dai dati, di aiutare ogni organizzazione, anche quelle del settore agricolo, a definire le aree di efficientamento e quelle di innovazione» ha affermato Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia.

«Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione del progetto HubFarm la nostra piattaforma cloud e le nostre competenze, facendo ecosistema con Confagricoltura e Reale Mutua, con l’obiettivo di innovare il settore agricolo italiano, renderlo competitivo sugli scenari globali e continuare sulla strada dell’eccellenza del nostro Made in Italy, in vista dei progetti di ammodernamento del settore previsti dal PNRR».

Proiettati verso il futuro

Una lunga storia che guarda al futuro, quella che ha tracciato Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua: «L’innovazione e la digitalizzazione sono elementi fondamentali per Reale Mutua, che da 194 anni affonda profondamente le sue radici nel mondo agricolo. Abbiamo recentemente scelto di essere una società benefit con un forte modello di sostenibilità che ci guida.

Per questo motivo, insieme a Confagricoltura e Microsoft, vogliamo comprendere ancora meglio l’ambito dei bisogni delle imprese agricole, motore dello sviluppo del nostro Paese, per accompagnarle nella transizione digitale e sostenibile, attraverso una piattaforma innovativa in grado di contribuire a migliorare la loro efficienza e garantire il rispetto per l’ambiente che coltiviamo».

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