(Rinnovabili.it) – Ridurre gli sprechi, migliorare la consegna del cibo, sviluppare guide nutrizionali digitali e creare abitudini alimentari semplici. Per Good Food Makers sono queste le sfide che deve affrontare l’industria alimentare. Good Food Makers è un acceleratore di startup con idee trasformative lanciato nel 2018 da Blu1877, il venture group di Barilla, con l’incubatore KitchenTown. Questo programma pilota – che sostiene le startup che orbitano nel campo della sostenibilità alimentare – è strutturato per ottenere risultati attuabili e concreti. Negli acceleratori di startup come Good Food Makers c’è alta concentrazione di creatività e di passione, spesso le migliori idee nascono proprio in contesti come questo.
Sviluppare guide nutrizionali semplici ma accurate
Tra gli obiettivi attuali posti da Good Food Makers c’è l’individuazione di un sistema per riciclare la pasta rimacinata, la crusca di frumento e la crosta di pane per creare un sistema alimentare più circolare. Ma Good Food Makers non si ferma qui: vuole migliorare la preparazione, la logistica, l’automazione, il confezionamento e sviluppare ricette sostenibili per il cibo consegnato al ristorante. Avendo come ulteriore obiettivo la creazione di guide nutrizionali semplici ma accurate a cui i consumatori possano accedere online, l’acceleratore ha chiesto a Barilla di sviluppare kit pasto facili e veloci e prodotti alimentari equilibrati dal punto di vista nutrizionale che siano nello stesso tempo sostenibili.
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Good Food Makers selezionerà una startup per ognuna delle quattro aree scelte per la sfida; ogni squadra riceve 10.000 dollari da utilizzare durante il programma. Ciascuno dei quattro vincitori avrà inoltre a disposizione otto settimane per lavorare con un team di esperti Barilla per sviluppare la propria soluzione sostenibile per il sistema alimentare. Si possono prenotare le domande fino ad agosto 2021, il programma di otto settimane inizierà a settembre.
La pandemia ha portato molti grandi cambiamenti per il sistema alimentare ed ha accelerato alcuni processi: i ristoranti si sono organizzati per ottimizzare il lavoro con la consegna, l’industria alimentare deve ottimizzare l’uso dei sottoprodotti, i lavoratori a domicilio cercano di nutrirsi in modo sano e conveniente. Ma soprattutto le persone hanno capito che per mantenersi sane devono mangiare in modo equilibrato.