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La Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare 2022

La Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare 2022 continua a sensibilizzare su quello che è un problema etico, sociale e ambientale. Dal recupero a fini solidali a un progetto win-win di “economia del dono”, un percorso economico-sociale-ambientale dove “vincono” tutti

La Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare 2022
Foto di Mabel Amber da Pixabay

di Isabella Ceccarini

Il 5 febbraio è la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare 2022

“One health, one earth. Stop food waste”. Su questo tema il 5 febbraio si celebra la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare 2022. Istituita nel 2014 dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna e con il Ministero dell’Ambiente, la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare continua a sensibilizzare su quello che è un problema etico, sociale e ambientale.

La Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, quest’anno è sostenuta dai Ministeri della Transizione Ecologica e degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, da RAI per il Sociale, dalla Commissione Europea.

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Italiani, sensibili allo spreco alimentare e (abbastanza) virtuosi

Le cifre dello spreco alimentare devono indurci alla riflessione e a operare un cambiamento prima di tutto individuale. Solo in Italia, ogni anno si sprecano circa 3,6 milioni di tonnellate di cibo (dato 2020). Una cifra considerevole, eppure la campagna Spreco Zero di Last Minute Market ha raggiunto in questi anni risultati importanti in termini di consapevolezza e di comportamento: il primo Cross Country Report ha monitorato nel 2021 otto Paesi (Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Canada, Russia, Germania, Spagna e Italia) e gli italiani sono risultati i più virtuosi con uno spreco settimanale medio di 529 grammi di cibo pro capite.

In Italia la sensibilità sullo spreco alimentare è forte, come dimostrano le numerose esperienze concrete presenti un po’ ovunque sul territorio.

Last Minute Market, nato come spin off della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna da un’idea dell’allora preside Andrea Segrè, oggi è un’impresa sociale di enorme successo che coinvolge su tutto il territorio nazionale centinaia di enti no profit e di attività commerciali o produttive.

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Economia del dono, un progetto win-win

Segrè ne illustra il percorso: «Dall’idea del recupero a fini solidali alle centinaia di progetti percorsi nel tempo, all’organizzazione di una Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: Last Minute Market è stata una intuizione pionieristica elaborata come progetto win-win di “economia del dono”, un percorso economico-sociale-ambientale dove “vincono” tutti: le imprese commerciali che evitano lo smaltimento di prodotti a breve classificabili come rifiuti; gli enti caritativi beneficiari che ottengono gratuitamente alimenti buoni; l’ambiente con meno rifiuti e inquinamento e dunque più sostenibilità; la società con più relazioni solidali». 

L’Osservatorio Waste Watcher International, nato sempre a Bologna, è l’unico dedicato allo spreco alimentare in Italia e nel mondo, e alle abitudini di acquisto, fruizione e gestione sostenibile del cibo. Permette di elaborare strategie concrete di prevenzione e riduzione dello spreco alimentare e promuovere diete sane e sostenibili, perché «lo spreco alimentare è l’antitesi della buona alimentazione».

Oggi Last Minute Market recupera annualmente 55mila pasti cotti, prodotti alimentari ma anche farmaci per oltre un milione di euro ogni anno. Il modello di recupero del cibo di Last Minute Market si è esteso infatti anche a beni non alimentari: l’obiettivo è passare dal recupero alla prevenzione, intesa come miglior antidoto contro lo spreco, perché la società deve evolvere in chiave sostenibile e circolare.  

L’e-commerce a filiera corta 

Cortilia, è un sistema di e-commerce a filiera corta che mette in connessione produttori agricoli eccellenti e consumatori consapevoli. Cortilia è una società benefit dal 2020, ovvero insieme al proprio core business persegue volontariamente finalità per il bene comune, e ha messo la lotta allo spreco tra i suoi primi obiettivi.

L’innovazione tecnologica è uno strumento fondamentale che permette di partire a monte nei processi aziendali: grazie un sistema basato su algoritmi di deep learning è in grado di ridurre i prodotti invenduti a circa l’1%. Ma lotta allo spreco vuol dire proprio che non si butta via niente: Cortilia dona quell’1% al Banco Alimentare della Lombardia che provvede a distribuirli – attraverso strutture caritative convenzionate – alle persone bisognose in un’economia circolare della solidarietà.

Green Box, le cassette antispreco

Anche i consumatori sono chiamati a fare la loro parte nella lotta allo spreco alimentare. Possono acquistare le Green Box, cassette antispreco miste o tematiche (carne, pesce, ortofrutta) di prodotti vicini alla data di scadenza – ma ancora buonissimi – venduti a un prezzo speciale. Il segreto di Cortilia è di ritirare dagli scaffali gli alimenti quando raggiungono un terzo di vita residua: in questo modo c’è più tempo per consumare i prodotti senza rischiare di buttarli perché “passati”. Il contenuto delle Green Box cambia in base ai prodotti disponibili, un modo ulteriore per ridurre le eccedenze.

Qualche cifra: nel 2021 Cortilia ha donato al Banco Alimentare della Lombardia l’equivalente di oltre 400.000 pasti (1 pasto = 500 gr circa di alimenti). Leggendo i dati del 2021 si vede che i prodotti ortofrutticoli incidono per il 59% (120.064 kg), i freschi pesano per il 31% (63.114 kg), il pesce corrisponde al 6% (12.149 kg). Verdura, frutta, pesce e formaggi sono essenziali per offrire un apporto nutrizionale sano e equilibrato anche alle persone che solitamente non hanno possibilità di scegliere la propria dieta.

L’attenzione di Cortilia al tema dello spreco è sempre altissima: si può ben dire che la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare sia in calendario tutti i giorni.

Dal tonno da non sgocciolare alla trasformazione degli scarti

La Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare può diventare l’occasione per riconfermare il proprio impegno per l’ambiente e per la sensibilizzazione dei consumatori controgli sprechi di cibo realizzando dei prodotti antispreco.

È il caso di Mare Aperto e del nuovo tonno “Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale”. Si tratta di un tonno pinne gialle certificato MSC (Marine Stewardship Council), appartenente cioè a specie marine non sovrasfruttate, pescate secondo metodi sostenibili che rispettino gli oceani, i mari e le risorse marine, in linea con l’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. “Solo un goccio d’acqua minerale naturale e fior di sale” fa parte della gamma di prodotti Mare Aperto “low drain”, che non richiedono di essere sgocciolati prima dell’uso, a beneficio dell’ambiente.

Anche Mare Aperto ha sottoscritto lo scorso anno il Patto contro lo spreco alimentare promosso da Too Good To Go. L’azienda, inoltre, nel rispetto del suo programma di sostenibilità e responsabilità sociale We Sea, utilizza e valorizza il 100% delle materie prime coinvolte nel processo produttivo. Ad esempio, gli scarti del pescato vengono trasformati in prodotti destinati a industrie come l’acquacoltura, la farmaceutica e la cosmetica; gli scarti del tonno, infatti, sono ricchi di molecole attive come Omega3 e collagene.

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L’intelligenza artificiale nella ristorazione collettiva

CIRFOOD è un’impresa leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare aziendale. La sostenibilità è uno dei valori che guida CIRFOOD, che concretizza con azioni e progetti diversi nella visione “Feed the future”, agire e guardare al domani per migliorare gli stili di vita delle persone nel rispetto dell’ambiente.

CIRFOOD ha aderito al Patto contro lo Spreco Alimentare promosso da Too Good To Go e ha dato vita a PlanEat, un progetto sperimentale che prevede l’installazione di bilance dotate di IA per misurare le eccedenze alimentari giornaliere. Il sistema riconosce ciò che è presente sul vassoio della bilancia e registra ogni dato, migliorando il controllo sullo spreco del cibo. Gli algoritmi di IA, implementati su fotocamere, consentono di classificare in modo automatico la tipologia di pietanza avanzata, minimizzando l’intervento dell’operatore e garantendo precisione nella produzione del dato. Il sistema ha permesso di salvare quasi 2 tonnellate di cibo, corrispondenti a circa 4.800 pasti.

Per coinvolgere e responsabilizzare i giovani delle scuole, CIRFOOD anche nel 2022 distribuirà in buona parte delle scuole che serve ogni giorno (oltre 450 comuni in Italia) le buste in tessuto o carta con le quali gli studenti potranno portare a casa pane e frutta non consumati in refettorio.

Pianificare e ottimizzare l’inventario

CIRFOOD ha attivato accordi con onlus ed enti caritatevoli (Banco Alimentare, Caritas, Last Minute Market) in tutta Italia per donare i pasti in eccedenza, evitando lo spreco di alimenti e garantendo a tutti il diritto a un’alimentazione sana.

L’innovazione viene ancora una volta in aiuto per moltiplicare risultati e buone pratiche: la soluzione centralizzata consente di ridurre gli sprechi partendo dalla logistica e dar vita a una catena di approvvigionamento sostenibile. Grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale e modelli di machine learning, la soluzione prevede un sistema di previsione della domanda e di ottimizzazione dell’inventario attraverso il quale l’impresa pianifica attentamente sia la fase di produzione che di approvvigionamento. Risultati? Nel 2021 ha diminuito del 15% gli sprechi e ridotto in modo considerevole lo stoccaggio in magazzino.