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La Giordania si lancia sull’agricoltura nel deserto

agricoltura nel deserto

 

Innovativo esperimento di agricoltura nel deserto

 

(Rinnovabili.it) – In una cerimonia che ha visto la presenza di Haakon, il principe ereditario di Norvegia e del re Abdullah di Giordania, la settimana scorsa si è svolta l’inaugurazione della stazione di lancio del Sahara Forest Project, un programma sperimentale di agricoltura nel deserto appena fuori dalla città portuale di Aqaba. L’impianto utilizzerà sole, acqua salata e tre ettari di deserto per produrre cibo, acqua dolce ed energia pulita. I fondi, 750 milioni di euro, vengono principalmente da Unione Europea e governo norvegese, partner pubblici di un consorzio composto anche da investitori privati. Sia i governi che le imprese sono molto interessati agli sviluppi di una sperimentazione che potrebbe aprire prospettive interessanti per la produzione alimentare nelle zone con climi e terreni che l’hanno sempre scoraggiata.

Il Ministro dell’Ambiente norvegese, Vidar Helgesen, non ha risparmiato le lodi per il progetto:  «L’applicazione innovativa della tecnologia ha il potenziale di rivoluzionare i nostri sistemi di uso del suolo, in modo da generare benefici per il clima, le persone e le imprese».

 

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agricoltura nel desertoL’ambizione del Sahara Forest Project è portare l’agricoltura nel deserto, contribuendo allo sviluppo sociale creando posti di lavoro verdi. Si punta alla produzione redditizia di cibo, acqua dolce, biocarburanti ed elettricità. Il sistema agricolo, una volta a regime, dovrebbe essere in grado di produrre 130 tonnellate di verdure l’anno e circa 10 mila litri d’acqua al giorno. Il tutto sarà possibile grazie alla coltivazione in serre refrigerate con l’acqua salata attinta da bacini scavati appositamente, cui saranno affiancati un impianto solare a concentrazione e uno di desalinizzazione dell’acqua.

Oltre all’impianto in Giordania, che dovrà estendersi nel futuro fino a 200 ettari, il Sahara Forest Project ha completato anche un programma pilota in Qatar e una struttura in Tunisia, che aprirà l’anno prossimo.

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