In questo periodo dell’anno cresce al richiesta di prodotti ittici: l’operazione “Frontiere Tracciabili” della Guardia Costiera effettua controlli mirati perché siano immessi sul mercato solo prodotti di provenienza legale
Tremila uomini e donne sono impegnati nell’operazione “Frontiere Tracciabili”
di Isabella Ceccarini
(Rinnovabili.it) – Nonostante l’emergenza Covid ancora in atto e il divieto di fare grandi riunioni con familiari e amici, in questo periodo dell’anno la richiesta di prodotti ittici è molto alta, proprio per soddisfare le richieste per i menù natalizi. In questa fase è ancora più necessaria un’azione di controllo per evitare eventuali rischi per i consumatori: soprattutto adesso i prodotti ittici immessi sul mercato provengono dall’estero e non sempre sono venduti con le corrette informazioni di provenienza, quando addirittura non rispettano i parametri di genuinità e di qualità.
Tremila uomini e donne della Guardia Costiera sono impegnati nell’operazione “Frontiere Tracciabili”: iniziata i primi giorni di dicembre, durerà fino alla fine delle festività per effettuare controlli mirati lungo l’intera filiera ittica, che si svolgono in gran parte sulle piattaforme logistiche di distribuzione dove confluisce il pesce proveniente dall’estero. “Frontiere Tracciabili” prevede anche una serie di verifiche sui punti di ingresso dei prodotti ittici nel territorio italiano, ovvero porti e aeroporti, come pure su strade e autostrade. L’obiettivo dell’operazione è verificare la bontà dei prodotti ittici importati, che devono rispondere ai requisiti di igiene, qualità e tracciabilità, e controllare la completezza delle informazioni relative alla loro provenienza legale.
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Accade spesso che siano venduti a prezzi maggiorati pesci spacciati per qualità pregiate che invece non lo sono né per origine né per provenienza: in pratica una vera e propria frode alimentare. Grazie ai controlli serrati della Guardia Costiera il consumatore può acquistare prodotti certificati e viene evitata l’immissione sul mercato di decine di tonnellate di prodotti ittici pericolosi per l’alimentazione.
Tutela dei pescatori e dei consumatori
I controlli capillari della Guardia Costiera non tutelano solo il consumatore, ma anche il Made in Italy di qualità: un modo per sostenere gli operatori nazionali del settore della pesca, già colpiti duramente dalle difficoltà connesse all’emergenza Covid-19. Gli ispettori della Guardia Costiera hanno rafforzato i controlli proprio sui prodotti importati dall’estero, per impedire che siano smistati in maniera illegale attraverso la media e grande distribuzione.
A fronte di 9.000 verifiche condotte dagli ispettori della pesca su tutto il territorio nazionale nel periodo 7-21 dicembre sono state elevate 380 sanzioni per oltre 600mila euro e 274 sequestri per un totale di circa 80 tonnellate di prodotto ittico irregolare. Nel 2020 i controlli hanno portato a sanzioni per oltre 7 milioni di euro e sequestri di oltre 340 tonnellate di prodotto irregolare, un terzo del quale di provenienza estera.
La ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova ha apprezzato il risultato ottenuto dall’operazione “Frontiere Tracciabili”, volta a «garantire i consumatori e le informazioni corrette sull’origine e la tracciabilità del pescato, tutelando il prodotto italiano e la sostenibilità dell’attività di pesca nei nostri mari».
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«“Frontiere Tracciabili” dimostra ancora una volta l’impegno della Guardia Costiera a tutela del lavoro dei pescatori e dei diritti dei consumatori» ha affermato il Comandante Generale della Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino.