Il mercato delle frodi alimentari è milionario. Una truffa che danneggia la reputazione delle aziende con gravi conseguenze economiche e mette potenzialmente a rischio la salute dei consumatori. Food Fraud Risk Assessment è un piano di valutazione nato per smascherarle
Un nuovo strumento contro le truffe alimentari
(Rinnovabili.it) – Delle frodi alimentari sono vittime sia le aziende che i consumatori. Per combatterle, Atlante – un’azienda specializzata nella selezione, importazione e distribuzione di prodotti alimentari da tutto il mondo – lancia Food Fraud Risk Assessment, un piano di valutazione contro le frodi alimentari.
Al centro del piano c’è il Food Fraud Specialist a cui spetta il compito di individuare le materie prime e/o i prodotti finiti immessi sul mercato che sono a rischio frode.
Una truffa dalle dimensioni impressionanti
La frode alimentare – che in sostanza è una truffa – rappresenta un serio problema per le aziende del settore. Come troppo spesso avviene, i prodotti contraffatti arrivano sugli scaffali e i consumatori inconsapevoli li acquistano attratti dai prezzi stracciati (e questa è una sirena che dovrebbe allarmare…).
Le aziende possono subire gravi danni alla reputazione, perdite finanziarie e potenziali conseguenze legali; i consumatori sono ingannati sulla qualità dei prodotti (pagano di più un prodotto di qualità inferiore) e possono correre rischi per la loro salute.
Le dimensioni delle frodi alimentari sono impressionanti, come dimostrano i dati dell’ICQRF (l’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura). Nel 2022 il controllo di oltre il 90% dei prodotti alimentari e di circa il 0% dei mezzi tecnici per l’agricoltura (mangimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari) ha portato al sequestro di più di 27,6 milioni di kg di merce per un valore di oltre 32,7 milioni di euro.
Leggi anche I NAS contrastano le frodi alimentari
Come si manifestano le frodi alimentari
Queste alterazioni intenzionali dei prodotti si manifestano in diversi modi che in genere si sommano tra loro:
- Sostituzione non dichiarata di ingredienti – Un ingrediente di qualità inferiore o meno costoso viene sostituito con un altro ingrediente senza informare i consumatori. Un esempio tipico è l’olio d’oliva di alta qualità tagliato con oli di semi meno costosi.
- Falsificazione dell’origine geografica – L’origine geografica di un alimento viene falsificata o erroneamente dichiarata. Ad esempio, un pesce di provenienza sconosciuta può essere venduto come pesce di alta qualità proveniente da una determinata regione.
- Etichettatura ingannevole – Le informazioni sull’etichetta di un prodotto alimentare sono false o fuorvianti, come quando riporta ingredienti che non sono presenti nel prodotto o dichiarazioni nutrizionali ingannevoli.
- Contraffazione dei marchi – Produzione e commercializzazione di alimenti contraffatti che imitano i marchi registrati di prodotti alimentari legittimi. Ciò può riguardare sia prodotti di marca che prodotti tipici o tradizionali.
- Rischi per la sicurezza alimentare – La frode alimentare può comportare gravi rischi per la sicurezza alimentare nel caso in cui si aggiungono agli alimenti ingredienti nocivi o tossici.
Leggi anche Miele, attenzione alle frodi
Valutare le vulnerabilità coinvolgendo tutti gli stakeholder
Gli aspetti da monitorare riguardano quindi l’integrità degli ingredienti, l’origine e la tracciabilità degli alimenti, i processi di produzione, distribuzione e logistica, la sicurezza informatica. «La valutazione delle vulnerabilità nel settore alimentare richiede un approccio integrato che coinvolga tutti gli stakeholder della filiera alimentare, come produttori, fornitori, distributori, autorità di regolamentazione e organismi di controllo. Identificare e mitigare le vulnerabilità è essenziale per garantire la sicurezza alimentare, proteggere i consumatori e preservare l’integrità e la reputazione del nostro settore», ha dichiarato Natasha Linhart, CEO di Atlante.