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Foreste, perché dobbiamo proteggerle

Il benessere delle foreste è legato a quello dell’uomo e del Pianeta. La deforestazione rappresenta un danno ambientale che ha effetti sull’instabilità sociale ed economica e, di conseguenza, sulla sicurezza alimentare

Foto di Sebastian Unrau su Unsplash

Il verde dovrebbe essere il colore del futuro

(Rinnovabili.it) – Le foreste hanno un ruolo fondamentale per il benessere dell’uomo e del Pianeta. Come ha affermato il direttore generale della FAO, QU Dongyu, «il verde dovrebbe essere il colore del futuro» e le foreste sono un tassello importante per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il Collaborative Partnership on Forests (CPF) è un accordo informale e volontario tra 16 organizzazioni internazionali che portano avanti programmi relativi alle foreste nell’ambito del sistema delle Nazioni Unite.

Una chiamata all’azione per la salute dell’uomo e del Pianeta

Nel corso di un incontro organizzato dal CPF e presieduto dalla FAO, il Collaborative Partnership on Forests ha lanciato la Joint Call to Action for Forests towards 2030 in dieci punti.

Nel documento, il CPF evidenzia la necessità di un più forte impegno politico per tutelare le foreste, che ritiene indispensabili per il perseguimento degli SDG e degli altri obiettivi globali per la salute dell’ambiente.

Inoltre, chiede di incoraggiare l’innovazione e la condivisione dei dati oltre a un sistema coordinato di finanziamenti.

QU Dong Yu ha riconosciuto l’importanza globale delle iniziative per il ripristino degli ecosistemi, per la lotta alla desertificazione e per l’espansione delle aree verdi e della copertura forestale.

Pertanto, la FAO si impegna a sostenere il CPF e a cooperare alle sue iniziative, confermando la linea dello Strategic Plan for Forests 2017-2030.

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La funzione delle foreste per il benessere globale

Le foreste coprono il 31% della superficie terrestre mondiale con funzioni positive sotto molti profili: ad esempio, la produzione di prodotti forestali fornisce mezzi di sussistenza alle comunità locali. Generando occupazione, contribuiscono anche alla sicurezza alimentare.

È intuitivo comprendere che sono un elemento basilare nella lotta al cambiamento climatico e alla desertificazione, come pure nella conservazione della biodiversità e del ciclo dell’acqua.

Eppure, il Global Forest Resources Assessment della FAO dice chiaramenteche, nonostante le loro grandi virtù, le foreste non sono curate come meritano. Dal 1990 si sono persi 420 milioni di ettari di foreste a causa della deforestazione, un fenomeno che continua tuttora.

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Deforestazione e sicurezza alimentare

Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, si osserva un piccolo rallentamento del fenomeno: nel periodo 2010-2015 il tasso di deforestazione era di 12 milioni di ettari all’anno, nel 2015-2020 è sceso a 10 milioni di ettari all’anno.

Tuttavia, sembra che la protezione delle foreste non sia ancora considerata una questione prioritaria, mentre la deforestazione va di pari passo con il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità.

Si potrebbe pensare che in fondo il destino delle foreste sia legato a quello delle persone solo in modo marginale. Invece deve essere sempre più chiaro che gli effetti della deforestazione non costituiscono solo un danno ambientale, ma si riverberano sull’instabilità sociale ed economica e, di conseguenza, sulla sicurezza alimentare.

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