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Storie di #FoodHeroes: l’apicoltore di Dominica

Le nostre azioni sono il nostro futuro. La FAO vuole segnalare l’importanza dei #FoodHeroes per la vita delle comunità e per la protezione dell’ambiente. Più che mai durante la pandemia tanti #FoodHeroes hanno lavorato per assicurare il cibo alle comunità

#FoodHeroes

(Rinnovabili.it) – Dietro il nostro cibo c’è sempre qualcuno che lo ha prodotto, piantato, raccolto, pescato, allevato o trasportato. In preparazione alla Giornata mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre) la FAO vuole ringraziare i tanti #FoodHeroes che, anche tra le difficoltà, lavorano per assicurare il cibo alle comunità. Tutti possiamo diventare #FoodHeroes nelle nostre comunità: le nostre azioni sono il nostro futuro.

Da muratore ad apicoltore

La storia di Agnan St. Louis è emblematica dei #FoodHeroes. Ha cominciato a lavorare come muratore, oggi è un apicoltore che contribuisce alla sostenibilità dell’ambiente e della sua comunità. Vive a Colihaut, un villaggio costiero sull’isola di Dominica, nelle Piccole Antille.

La sua prima esperienza con le api risale a quando aveva 14 anni e andava ancora a scuola. Era rimasto affascinato dal volo delle api intorno alle viti selvatiche, agli alberi da frutto e ai fiori per raccogliere il nettare. Le necessità della vita lo obbligano presto a trovarsi un lavoro e diventa muratore, ma l’interesse per le api e alcune esperienze negative lo convincono a trasformare quella passione in un lavoro e decide di diventare apicoltore.

Un apicoltore di un villaggio vicino gli insegna i primi rudimenti di un mestiere che oggi occupa, oltre ad Agnan, anche la moglie, il figlio e un nipote.

Il corso di apicoltura della FAO

Nel 2013, grazie a un corso di apicoltura della FAO, acquisisce competenze più approfondite che gli permettono di migliorare il livello della sua piccola attività. Ad esempio, impara alcuni aspetti pratici dell’apicoltura, come costruire un alveare e montare i telai.

Nel 2019 entra a far parte della cooperativa apicola che la FAO sostiene attraverso i corsi di formazione per migliorare la produzione, la raccolta e la lavorazione del miele.

Ormai Agnan ha acquisito un know-how che, unito alla sua passione e a una buona dose di determinazione, lo ha portato a migliorare ulteriormente il suo lavoro di apicoltore. È in grado di commercializzare il miele che produce, ha piantato alberi utili per l’impollinazione e ha perfino convinto i suoi vicini a coltivare piante dove le api possano svolgere il loro prezioso lavoro di impollinatrici.

Leggi anche FAO: 15 consigli per ridurre gli sprechi alimentari e divenire un Food hero

La ripresa dopo l’uragano

Anche Dominica, come molti altri piccoli Stati insulari in via di sviluppo, subisce gli effetti dei cambiamenti climatici. I disastri naturali, sempre più violenti e frequenti, interrompono bruscamente le produzioni agroalimentari locali e costringono a dipendere dalle importazioni.

Quello che sembrava un percorso in discesa ha subito una battuta d’arresto nel 2017: l’uragano Maria ha devastato Dominica e disintegrato tutti gli alveari. Agnan non si è fatto abbattere, e ha ricostruito tutto quello che l’uragano aveva distrutto.

Oggi i suoi alveari sono dislocati in diverse aree dell’isola: 275 alveari con circa 50mila api in ogni alveare. La maggior parte del miele e dei sottoprodotti delle api come la cera, il polline e la propoli sono consumati localmente, e tra i migliori clienti ci sono le farmacie del posto.

Essere #FoodHeros è possibile

Agnan sente una responsabilità nei confronti della comunità che lo ha sostenuto nella sua attività di apicoltore. Fornisce gratuitamente i barattoli di miele per i cesti alimentari che il governo regala agli anziani, si dedica ad attività di volontariato e mette le sue arnie a disposizione della FAO per i corsi di formazione per i giovani.

Tutti possiamo essere #FoodHeroes: la storia di Agnan è quella di un eroe della normalità che con il suo impegno ha migliorato la vita della sua comunità.