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Fooder, formazione innovativa nell’agrifood tra atenei e imprese

Fooder si pone come la nuova frontiera della formazione nel settore agrifood. Il progetto nasce dalla collaborazione tra atenei, aziende e istituzioni del territorio che puntano a una formazione che abbia come obiettivo la produzione sostenibile

Image by HANSUAN FABREGAS from Pixabay

Innovazione e sviluppo nell’agrifood sostenibile

(Rinnovabili.it) – Fooder è un progetto che riguarda il settore agroalimentare dell’Emilia Romagna, voluto da un network di atenei, aziende e istituzioni del territorio. L’obiettivo di Fooder è la promozione dello sviluppo e dell’innovazione nell’agrifood grazie alla creazione di un ecosistema formativo in cui educazione, ricerca e politiche pubbliche si impegnano per raggiungere sistemi agroalimentari sani e accessibili a tutti. In sostanza, Fooder vuole migliorare la salute e la qualità della vita delle persone e nello stesso tempo preservare l’equilibrio degli ecosistemi.

Fooder, oltre la produzione per puntare alla sostenibilità

Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia Romagna ed è frutto di un lavoro collettivo di cui fanno parte la Regione, il Cluster Agrifood, le imprese del settore agroalimentare dell’Emilia Romagna e gli atenei partner: Università di Parma (capofila), Università di Modena e Reggio Emilia, Università Alma Mater Studiorum di Bologna, Università di Ferrara e Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

L’Emilia Romagna è una regione da sempre vocata alla produzione agroalimentare. Nasce da qui il progetto di un impegno che vada oltre la produzione e punti alla sostenibilità dell’intera filiera. Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile partire dalla formazione e quindi dalla creazione di esperti sia del settore agricolo che della nutrizione secondo un modello di educazione interattiva e innovativa basata su nuove tecnologie e metodologie didattiche.

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Partire dalla formazione

Il progetto vuole fornire gli studenti di competenze, promuovere la ricerca e lo scambio di conoscenze e di buone pratiche, formare manager e imprenditori dell’agroalimentare. L’orizzonte di Fooder oltrepassa i confini nazionali. I programmi, infatti, sono interuniversitari e internazionali per fare dell’Emilia Romagna un hub in grado di attrarre i migliori talenti da tutto il mondo.

Lo scambio di conoscenze sarà una preziosa cassetta degli attrezzi per rispondere alle sfide poste dalla complessità del sistema agroalimentare globale. Per superare i vecchi modelli educativi, Fooder coinvolge aziende alimentari e agricoltori e favorisce la partecipazione di professionisti alle attività formative erogate dagli atenei.

Apprendimento teorico e pratico

Inoltre, gli studenti hanno possibilità di apprendimento teorico e pratico di alto livello, possono prendere parte a stage all’interno delle aziende agroalimentari, seguire corsi di formazione e seminari come pure programmi di scambio culturale che coinvolgano sia le università che le imprese, collaborare con ricercatori di primo piano.

Qual è il vantaggio per le aziende che partecipano a Fooder?  L’interazione permette alle aziende agroalimentari di essere parte integrante del processo formativo e contribuire alla co-progettazione del percorso.

Al momento, i corsi che rientrano in Fooder sono il Master di secondo livello Food safety and food risk management e il Master di primo livello Food and wine tourism, entrambi interamente in inglese.