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Fondo AgriCat, cambia la gestione del rischio in agricoltura

Fondo AgriCat
Foto di Tobias Hämmer da Pixabay

Il fondo AgriCat coinvolge le 700.000 aziende agricole

(Rinnovabili.it) – In via di definizione le nuove regole per l’operatività di Agricat, il Fondo Mutualistico Nazionale da 350 milioni di euro per la copertura dei danni da gelo, brina, alluvione e siccità in agricoltura. Lo ha confermato il Ministro dell’Agricoltura,
della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, rispondendo ad un’interrogazione in Senato. Lo strumento, istituito dalla legge di bilancio 2021, è formalmente attivo dal 1° gennaio 2023 ma il quadro attuativo è stato completato in questi giorni. “In particolare – ha riferito il ministro – il 5 aprile 2023 è stato approvato il regolamento del fondo; il giorno seguente è stata adottata la prima circolare esplicativa, rivolta alle imprese che abbiano subito danni da eventi catastrofali, contenente tutte le disposizioni operative per la presentazione della domanda di accesso alle compensazioni del fondo stesso”.

Ed entro questa settimana dovrebbe essere messo on line l’applicativo dedicato nel Sistema informativo agricolo nazionale, per presentare le denunce di danno.

Il cambiamento climatico aumenta il rischio in agricoltura

Il cambiamento climatico è sempre più una calamità per il comparto agricolo, che negli ultimi dieci anni ha perso circa 14 miliardi di euro. Le stime del 2022 indicano perdite consistenti per diverse tipologie di prodotti: mais -22%, frumento duro -10%, olio d’oliva -27% pomodori -10%. Le aziende agricole sono in sofferenza anche per quanto riguarda la liquidità: l’aumento dei tassi di interessi sui mutui, che sono passati dal 2,5-3% al 6-7%, genera difficoltà e preoccupazione tra gli agricoltori. Inoltre, le compagnie assicurative sono sempre meno propense all’assunzione del rischio, se non applicando premi sempre più elevati e a condizioni particolarmente gravose per le aziende agricole.

Abbiamo visto le piogge torrenziali degli ultimi giorni che hanno messo in ginocchio l’Emilia Romagna e le sue produzioni agricole. La copertura del Fondo AgriCat intende favorire un approccio integrato alla gestione del rischio ampliando il ventaglio di strumenti a disposizione delle imprese agricole contro gli eventi meteoclimatici estremi. Agri-CAT ha lo scopo di “aumentare il grado di resilienza e la capacità di risposta delle aziende agricole ai cambiamenti climatici, di incrementare il numero di imprese agricole aderenti a programmi di gestione del rischio e di favorire il riequilibrio territoriale e settoriale del sostegno pubblico”.

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Come accedere agli indennizzi del Fondo Agri-CAT

Per accedere agli indennizzi del Fondo AgriCat bisogna essere stati beneficiari di pagamenti diretti della PAC 2023-2027, essere agricoltore in attività, essere imprenditori agricolo iscritto nel registro delle imprese, essere titolare di un fascicolo aziendale dove sono descritti il piano di coltivazione e le superfici utilizzate per ottenere il prodotto oggetto di copertura del Fondo Agri-CAT.

Infine, l’agricoltore deve presentare una denuncia di indennizzo.

Il Fondo individua le aree colpite sulla base di mappe elaborate attraverso indicatori agrometeorologici distinti per avversità; l’indennizzo è subordinato alla verifica dell’esistenza del nesso di causalità tra evento e danno. Per risarcire le imprese agricole che subiscono danni alle produzioni a seguito di eventi climatici di carattere catastrofale, il Fondo Agri-CAT dispone di una dotazione di circa 350 milioni di euro all’anno, tra fondi comunitari e nazionali.

Le concause che peggiorano gli eventi eccezionali

Una dotazione, tuttavia, che non sarà in grado di coprire il succedersi di questi eventi, come ha precisato Lollobrigida. Sarà quindi necessario «riflettere attentamente su quali siano le concause che peggiorano gli eventi eccezionali, purtroppo a causa spesso di scelte strategiche che hanno impedito di manutenere il territorio».

Il ministro ha inoltre precisato che “si tratta di un fondo di mutualizzazione la cui portata è estesa a 700.000 aziende agricole, operativo su tutto il territorio nazionale per tutte le produzioni assicurabili. Lo sforzo messo in atto quest’anno è imponente e getta le basi per una svolta nella cultura di gestione del rischio per la nostra imprenditoria agricola“.

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