Rinnovabili • filiere agroalimentari Rinnovabili • filiere agroalimentari

Le filiere agroalimentari diventano più trasparenti con la digitalizzazione

Le filiere agroalimentari diventano più tracciabili e trasparenti grazie alla digitalizzazione. Un nuovo progetto unisce tecnologia, semplificazione e qualità della produzione per andare incontro alle richieste di un mercato sempre più attento alla sostenibilità

Foto xFarm Technologies

L’innovazione apre la strada alla sostenibilità

La digitalizzazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella trasparenza delle filiere agroalimentari. La tracciabilità del prodotto è ormai un valore aggiunto a cui la maggior parte dei consumatori non vuole più rinunciare.

L’ultima iniziativa strategica per la trasparenza delle filiere agroalimentari coinvolge Tomato Farm, xFarm Technologies e Hubfarm.

Digitalizzazione delle filiere agroalimentari

Hubfarm è la piattaforma di Confagricoltura che aiuta le aziende agricole a semplificare le pratiche amministrative: risparmio di tempo, meno ritardi, tempestività delle decisioni.

xFarm Technologies è una piattaforma che permette di controllare la gestione economica, aziendale e dei campi, la logistica, l’irrigazione, i macchinari, l’agricoltura di precisione, il clima, etc. In pratica, una sola app per la completa gestione dell’azienda agricola.

La tecnologia di xFarm consente di monitorare l’impatto delle attività colturali non solo per ottimizzare la produzione, ma anche per controllare la loro sostenibilità.

Il pomodoro è un vanto dell’agroalimentare italiano, importante dal punto di vista economico e centrale nella cultura gastronomica italiana. «Costruire una filiera più trasparente porterà vantaggi sia ai soggetti interni alla filiera che ai consumatori», dichiara Giovanni Causapruno, Global Head of B2B di xFarm Technologies.

Leggi anche Agricoltura di precisione, futuro in corso

Tracciabilità, elemento chiave per la sicurezza alimentare

Se a xFarm spettano la gestione tecnologica e il supporto operativo alle aziende coinvolte, Hubfarm darà il suo aiuto nella gestione degli aspetti più burocratici. Tomato Farm fornirà invece la tracciabilità del prodotto.

«La tracciabilità è un elemento chiave per la sicurezza alimentare. Hubfarm nasce in seno a Confagricoltura proprio per fornire un supporto digitale, immediato e affidabile, alle imprese agricole, per una pratica gestione dell’attività e per garantire la trasparenza dei prodotti.

Le tecnologie di ultima generazione di questo progetto contribuiscono a un’agricoltura sempre più sostenibile a livello economico e ambientale», afferma Fabio Isaia, Responsabile di Hubfarm.

Hubfarm rientra in un progetto di transizione digitale ed ecologica dell’agricoltura, in linea con i piani di sviluppo nazionali ed europei.

Per Confagricoltura il digitale è ormai una priorità indifferibile: la tecnologia è un elemento chiave per un’agricoltura produttivamente efficiente, ecologicamente sostenibile e competitiva sul mercato.

Leggi anche L’agricoltura italiana affronta le crisi puntando sull’innovazione

Qualità, innovazione e trasparenza

Tomato Farm è un’industria di lavorazione e trasformazione del pomodoro per la produzione di semilavorati destinati al canale industriale e Foodservice/Horeca.

Nata nel 2006 in Piemonte, ha raggiunto elevati livelli di efficienza e qualità grazie a impianti di trasformazione di ultima generazione, personale altamente specializzato e investimenti costanti nell’aggiornamento dei sistemi di produzione.

Per dare un’idea delle dimensioni dell’azienda, Tomato Farm ogni anno trasforma più di 100mila tonnellate di pomodoro fresco, di provenienza esclusivamente italiana, coltivato in aziende agricole vicine allo stabilimento. Una qualità apprezzata dalle aziende di trasformazione di oltre 40 paesi.

Capofila di questa nuova iniziativa di trasparenza delle filiere agroalimentari è la società agricola Cascina La Bruciata di Tortona, in provincia di Alessandria. L’azienda, che ha iniziato nel 2021 un percorso di digitalizzazione con xFarm, sarà la prima di una lunga serie a partecipare a questo progetto: nei prossimi due anni, infatti, il progetto coinvolgerà tutti i 200 conferenti.

«La digitalizzazione della filiera è un obiettivo al quale teniamo moltissimo. Oltre a fornirci un dato preciso sulla tracciabilità del nostro prodotto, sarà uno strumento importantissimo per i nostri target di sostenibilità, soprattutto quelli relativi alla sostenibilità ambientale e alla diminuzione di consumi ed emissioni inquinanti», asserisce Fabio Ventura, Amministratore Delegato di Tomato Farm.